Resident in the land of frozen time for almost a year now, the ice has now spread through my body. Monotonous daily repetitive moves, general immobility. Here borders are transformed into iron doors and walls.
Walking in the yard, forty steps top-to-bottom thirty five steps left-to-right. Then the wall. Up down, up down, left right, left right. After a while you start to memorize creepy details from the stone borders that are stopping you from making your forty first step, where various scribbles are, where each bump is. I think that it makes sense since I meet them numerous times in front of me.
L’11 dicembre 1974 è il giorno in cui muore Zunno Minotti. A ucciderlo furono le botte che subì dalle forze dell’ordine nel corso delle cariche ordinate per disperdere il corteo a cui Minotti stava partecipando. Continue reading 11 Dicembre 1974: Zunno Minotti→
— Per molti anni, o Maggio delle rosse speranze, noi abbiamo lasciati negletti i tuoi fiori di porpora che pure un giorno avevamo raccolto con religioso fervore – un giorno, quando il raccoglierli era «severamente proibito» – perché irrorati da una rugiada che era di sangue…
L’articolo qui proposto risale all’anno di grazia 1900, e venne pubblicato sullo “Yorozu Chōhō”, giornale dell’ala radicale dell’allora nascente movimento socialista giapponese, che verrà chiuso dalle autorità nel 1905 per propaganda antimilitarista.
Quando scrive “Abolire il denaro!“, Shūsui Kōtoku ha quasi 30 anni ed è già socialista, ma non è ancora approdato al pensiero anarchico.
Esto no es un comunicado. Es una reflexión. O, más bien, es una apelación. Un alarido que vocifera a los cuatro vientos lo que pensamos.
Por eso, está dirigido sólo a aquell@s que quieran escucharnos. No intentamos convencer ni mucho menos sentar Cátedra desde la “pureza” de las ideas. Únicamente, apelamos a la praxis. Es decir, a la correspondencia de las ideas con la práctica. Una vez más, vemos ―no sin lamentarnos― que como reza el refrán: “una cosa es lo que se dice y otra lo que se hace”. Continue reading Refleccion de la coordinadora informal anarquista entorno a la Praxis. 2009→
“Retomando Nuestras Vidas” fue una serie de charlas y conversaciones con Jean Weir en Hamburgo y Berlín Alemania el 20 y 22 de septiembre… A las que asistieron entre 50-100 personas. En Hamburgo se hizo la charla en la “Rote Flora” un espacio anticapitalista que lleva mucho tiempo y en Berlín se hizo en “Stadthaus Bocklerpark” una sala popular de deportes. Lo siguiente es un apartado de las charlas en total.
Sabes que… de cierto modo, creo que tenemos que examinar nuestrxs expectativas- porque estamos aquí- porque vivimos en un mundo de repeticiones y las cosas se suelen repetir, también con nosotrxs dentro del movimiento. Es posible que esperamos, en cuando aparece un compañero de una cierta edad, que esta persona nos explicará su organización y de alguna forma extenderla en el hecho de describirla. No es el caso esta noche. Sólo intentaré comunicar un par de ideas dentro de un contexto de ideas porque somos anarkistas- bueno, hablare del punto de vista de una anarkista- no tomaré por descontado que todo el mundo aquí es anarkista, pero obviamente estamos de acuerdo que tenemos un enemigo en común. Continue reading Retomando Nuestras Vidas: Jean Weir→
Caro compagno*,
ti prego di far avere alle/ai compas del Cile ed altrove questi saluti e questo semplice ma forse importante suggerimento da parte mia.
L’ultimo, mi permetto di esprimerlo perché ho fatto esperienza, perché anche guerriglia molto esperta “non ci aveva mai pensato” a questo e simili banali accorgimenti salvavita nel pericoloso maneggio artigianale delle polveri “esplodenti”! Continue reading Saluto di Marco Camenisch alle compagne e ai compagni del Cile 2009→
“Armati e sii violento, meravigliosamente violento, fino a che tutto esploda.
Ricorda che qualsiasi azione violenta contro questi promotori della
disuguaglianza è pienamente giustificata da secoli d’infinita
violenza alla quale siamo stati sottoposti… Armati e combatti il
terrorismo, brucia, cospira, sabota e sii violento, meravigliosamente
violento, naturalmente violento, liberamente violento” Continue reading Mauricio Morales 2009→
Questo testo è la trascrizione della conferenza dal titolo omonimo tenuta da Massimo Passamani a Rovereto il 5 dicembre 2000.
In solidarietà ai compagni di Rovereto e Trento indagati, perquisiti ed arrestati nel corso dell’operazione repressiva denominata Ioxididae (ovvero zecca in latino!), posta in essere dalla Digos di Trento, su mandato della Procura di Trento, lo scorso 27 agosto.
Diciamo cose semplici, perché siamo spiriti semplici.
I pensieri, i desideri, i sogni che cerchiamo di esprimere appartengono all’umanità fin dall’alba del suo apparire. Uno stuolo infinito di legislatori, politici, esperti, intellettuali e altri sostenitori di idee autorizzate hanno complicato ad arte le domande, facendo sentire sciocchi e inferiori tante donne e tante uomini che si sono sempre riferiti all’unico libro in cui si può trovare qualche risposta: quello dell’esperienza vissuta. Continue reading Perchè siamo contro le carceri, tutte le carceri? 2008→