La società del capitale, intesa come società dell’alienazione generalizzata, della riproduzione iterativa e insignificante di merci, del lavoro estorto e del profitto conquistato dai singoli capitalisti, o da gruppi di essi, ha subìto un processo modificativo che ha portato all’integrazione dei vari aspetti. Questa integrazione è un processo di integrazione. Continue reading QUALCOSA→
Σήμερα θα ξεκινήσω να μιλάω για να πω αυτά που πρέπει να αποτυπωθούν ως μια αυθεντική κατάθεση ψυχής στην επαναστατική μνήμη. Την δική μου κατάθεση ψυχής για ένα γεγονός το οποίο αποτέλεσε τον πυροκροτητή για την εντατικοποίηση της ένοπλης εφόδου στα χειμερινά ανάκτορα της εξουσίας. Ένα γεγονός το οποίο συνέβαλε αποφασιστικά στην δημιουργία ενός σημείου χωρίς επιστροφή για όσους οπλίστηκαν και φόρτωσαν στις βαλίτσες τους όνειρα και ελπίδες για έναν κόσμο ελευθερίας· σε μια τέτοια βαλίτσα φόρτωσα και εγώ το μίσος μου μαζί με ρούχα και μερικά ενθύμια και έφυγα οριστικά από το σπίτι μου μια μέρα πριν η αστυνομία εισβάλει για να με εντοπίσει και να με πάει σιδηροδέσμιο να καταθέσω στο δικαστήριο των μπάτσων-δολοφόνων. Έβαλα φωτιά στις γέφυρες της παρελθοντικής μου ζωής και πέρασα στις γραμμές του παράνομου αναρχικού αγώνα. Continue reading Νίκος Ρωμανός : Ρέκβιεμ για ένα ταξίδι χωρίς επιστροφή→
Through this document, the Fanya Kaplan Commando Unit of the Práxedis G. Guerrero Autonomous Cells for Immediate Revolution states that it carried out the following act of sabotage during the night of October 14 to 15, 2010: Using a homemade grenade, we attacked a bus belonging to the repressive riot police squad of the Mexico City Public Security Secretariat (SSP-DF). The truck was parked in front of the Attorney General’s office on Avenida Obrero Mundial in the suburb of Navarte, just a few meters from the SSP-DF’s eastern command center. The SSP-DF and Attorney General are directly responsible for the continued imprisonment of anarchist comrades in Mexico City.
Il carcere cari compagni è stato costruito per noi, attacchiamolo e distruggiamolo. Troppi compagni ho sentito lamentarsi quando era troppo tardi: “se avessi saputo che era così… non me lo immaginavo…” mettiamoci al lavoro seriamente. Sono risentito con tutti gli anarchici, degli altri, che intervengano o meno in questo settore, non mi interessa granché, perché, storicamente non lo hanno mai fatto, se non per un puro scopo propagandistico.
Da principio fu la critica dell’arte e l’individuazione di snodi essenziali affinché l’arte, morta nelle sue forme, potesse finalmente esprimersi nella vita. Poi ci fu l’esercizio dell’arte della critica che si coniugò, nella misura possibile offerta dalla storia, con la sovversione sociale ed intellettuale. Questa può essere la sintesi del percorso dell’I.S. negli anni in cui fu attiva.
La scelta di pubblicare la collezione completa dei dodici numeri dell’Internazionale Situazionista, che coprono l’arco di undici anni, e di pubblicarla quasi fosse in facsimile ancorché ovviamente in traduzione italiana e finalmente corretta, nasce dal desiderio di fornire uno strumento a tutti coloro che vogliono inserirsi nella storia e nella pratica dell’intelligenza critica; togliere di mano agli “specialisti”, per lo più di nessun conto e valore, il monopolio della conoscenza dei testi. Continue reading N° 4 dell’Internazionale Situazionista→
Mi chiamo Sandro Meloni ed abitavo a Pero (Milano). Sono un compagno “imputato di appartenenza all’organizzazione eversiva Azione Rivoluzionaria”. Dal 20 ottobre 1977, giorno del mio arresto, sono stato trasferito in sei carceri, nel penultimo dei quali (Fossombrone), ho conosciuto Oliva e Malagoli, che sono in corrispondenza con voi. Vincenzo Oliva mi ha fatto leggere la vostra ultima lettera in cui chiede la collaborazione dei detenuti per la realizzazione di un servizio sulle carceri. Vi invio, quindi, queste mie riflessioni. Continue reading Dal carcere di Lucca (1978)→