Leaving aside the great question of “Crime and Punishment” which occupies now so many prominent lawyers and sociologists, I shall limit my remarks to the question: “Are prisons answering their purpose, which is that of diminishing the number of antisocial acts?
È vecchio tema quello di rivoluzione e evoluzione, continuamente discusso, e continuamente rinascente, a causa soprattutto dell’equivoco prodotto dal vario significato che si può dare alle due parole. La parola evoluzione a volte si prende nel senso generico di cambiamento ed allora afferma un fatto generale della natura e della storia sul quale si può discutere dal punto di vista della scienza, ma che non è messo in dubbio da nessuno nel campo della sociologia; a volte si prende nel senso di cambiamento lento, graduale, regolato da leggi fisse nel tempo e nello spazio, che esclude ogni salto, ogni catastrofe, ogni possibilità di essere affrettato a ritardato e sopratutto di essere violentato e diretto dalla volontà umana in un senso o nell’altro, ed allora essa vuole contrapporsi alla parola ed all’idea di rivoluzione.
It constitutes the basis of every animal mentality. Being necessary, it is legitimate. “Legitimate” — such picturesque language. Continue reading Egoism→
Erano essi anarchici?
«Un’automobile lanciata a tutta corsa con uomini armati di pistole automatiche che spargono il terrore e la morte lungo il cammino, è cosa più moderna certo, ma non più pittoresca di un masnadiero ornato di piume ed armato di trombone che ferma e svaligia una carovana di viandanti, o del barone vestito di ferro, su cavallo bardato che impone la taglia ai villani; e non è cosa migliore».
Così scrive nel n. 2 di “Volontà” il Malatesta, emerito fabbricatore di coscienze rivoluzionarie, per provare irrefutabilmente che nessuno ha il diritto di considerare quegli uomini o quei delinquenti — se più vi piace — quali anarchici. Continue reading I Banditi Rossi→
It has been said, and not unjustly, that before the proletariat will be able to triumph over the scourges of authority and exploitation, it will have first to overcome the ban of discipline and cast-iron centralism that is dominating the German working class under the form of “Socialism,” viz., Social Democracy. Continue reading Anarchism in the German-speaking Countries→
(Il momento politico, “Cronaca sovversiva”, 1916)
Se in apparenza l’odierna battaglia elettorale può sembrare una lotta fra democrazia politica e dispotismo, in verità essa è invece la lotta fra democrazia finanziaria e monopolio. Qui mi fermo un po’ per chiarire e provare questa mia asserzione. Che cosa vuolsi dire per democrazia finanziaria? Intendo così denominare quel ceto intermedio tra il proletariato e la plutocrazia, che secondo la profezia marxista doveva man mano sparire per essere inghiottito dalla esigua ma aggressiva e vorace banda di pirati della banca e dell’industria, ma che si accresce e si allarga sempre più (…) Continue reading Cronaca Sovversiva→
È vecchio tema quello di rivoluzione e evoluzione, continuamente discusso, e continuamente rinascente, a causa soprattutto dell’equivoco prodotto dal vario significato che si può dare alle due parole. La parola evoluzione a volte si prende nel senso generico di cambiamento ed allora afferma un fatto generale della natura e della storia sul quale si può discutere dal punto di vista della scienza, ma che non è messo in dubbio da nessuno nel campo della sociologia; a volte si prende nel senso di cambiamento lento, graduale, regolato da leggi fisse nel tempo e nello spazio, che esclude ogni salto, ogni catastrofe, ogni possibilità di essere affrettato a ritardato e sopratutto di essere violentato e diretto dalla volontà umana in un senso o nell’altro, ed allora essa vuole contrapporsi alla parola ed all’idea di rivoluzione.