Tag Archives: 1922

RISO SACRILEGO

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Erinne Vivani 1922

Nella pallida e triste ora crepuscolare, gravida di avvenimenti comici e tragici, mentre ogni ridicola meschinità assurge a manifestazione e il delitto viene eretto a sistema di vita, ad esercitazione ginnico sportiva, mentre il sangue dei cittadini rivoluzionari e non rivoluzionari bagna le belle contrade d’Italia, l’individualismo anarchico — unica e fulgida realtà della vita e della storia — incide maestosamente e gloriosamente al di sopra di tanta putredine civile e sociale verso la gioia, verso la libertà, verso il sole.
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Le due tattiche dell’anarchismo: ricostruire o distruggere

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 Renato Souvarine 1922

 

Dal 1914 al 1922, in questi terribili otto anni di grandiosi e tragici eventi, l’umanità ha vissuto quanto un secolo. Ha conosciuto tutte le tragedie. Ha fatto tutte le esperienze. Ha vissuto la cannibalesca grande guerra. Ha visto aprirsi l’era della rivoluzione mondiale, che si concluderà — dopo una lunga e aspra epoca storica — o nel mutamento dell’ordinamento sociale, o nella caduta della civilizzazione europea nella barbarie.
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The Damned Song

The Damned Song by Enzo Martucci

 Enzo Martucci

 

rugged, brave men who furiously climbed aboard, singing the wild song of destruction and death? Why wasn’t I born in the boundless grasslands of South America, among free, fierce gauchos, who tame the fiery colt with the “lasso” and fearlessly attack the terrible jaguar?… Why? Why? The children of the night, my brothers, impatient with every law and all control, would have included me.
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Heroic Spring by Enzo Martucci

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Oh!… Why wasn’t I born on a pirate ship, lost on the endless ocean, in the midst of a handful of rugged, brave men who furiously climbed aboard, singing the wild song of destruction and death? Why wasn’t I born in the boundless grasslands of South America, among free, fierce gauchos, who tame the fiery colt with the “lasso” and fearlessly attack the terrible jaguar?… Why? Why? The children of the night, my brothers, impatient with every law and all control, would have included me. These people, spirits thirsty for freedom and the infinite, would have known how to read the great book that is in my minds, un utterly marvelous poem of pain and conflict, of sublime aspirations and impossible dreams… My intellectual heritage would have been their intangible treasure, and at the clear fount of my satanic pride and eternal rebellion, they would have fortified their strength, already violently shaken by a thousand hurricanes.
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La controrivoluzione preventiva – Luigi Fabbri

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Nel 1922 Luigi Fabbri compiva quarantacinque anni, era maestro elementare a Bologna e militante anarchico da oltre vent’anni. Aveva subìto per questo intimidazioni e bastonature e la sua riflessione sul fascismo è anzitutto quella di un testimone che ha visto una città «rossa» come Bologna diventare in pochi mesi la «culla» della reazione antiproletaria.
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Centralismo e Anarchismo

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Renato Souvarine

 

I

Un dio nel «centro» dell’Universo, con tutte le gerarchie, per regolare l’armonia della creazione…; un «centro» ordinatore in terra – con tutti i… partiti provvidenziali – che veda, organizzi, disciplini e comandi per «creare» l’ordine tra gli uomini incapaci – per maledizione divina – di far i propri affari da per loro stessi, tale è l’idea teologica, matrice di tutte le Autorità terrestri. È il centralismo.
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