Ci vogliono delle insurrezioni locali, perché un giorno la Rivoluzione diventi possibile. Fa d’uopo anzi ch’esse siano numerose. Ci vogliono pure delle città e delle regioni agricole che abbiano la tradizione delle insurrezioni. Continue reading Insurrezioni e Rivoluzione→
Tra i martiri della rivoluzione s’è posto durante l’anno 1906, Matteo Morral, emulo di Eliaboff, di Sofia Perowskaja e di Bresci.
È infatti al capo che mirò Morral, come già codestoro.
Convinto che la propaganda, sotto pericolo di essere sterile, deve completarsi con l’azione rivoluzionaria sotto qualsiasi forma ella sia, meno la forma inintelligente; egli ha predicato con l’esempio ed ha dato la vita, cercando di prender quella di Alfonso XIII, incarnazione della Spagna monarchica ed inquisitoriale. Continue reading L’attentato di Matteo Morral→
The first decade of the twentieth century seemed to be quite promising. We were being told at school and on the streets that a new era of democratic freedom and social justice had opened. Criticism of the old institutions was encouraged by politicians, and the hopes of working people were raised by the labour unions’ promises of protection. The vanguards of political and social thought were spreading the seeds of new ideas among the workers of the world about ways and means to bring about a thorough emancipation from the oppression of political power and from the exploitation of land and capital by private ownership.
Saverio Merlino sees, according to us, the decomposition and agony of the anarchist movement in the conflict between the individualist and the organizers on the ground of immediate action and in the intimate contradiction particular to the two streams of thought: those, the organizers “are not able to find a compatible organization with the anarchist principles”: those, the individualists, “miss the concept of retaliation which was the spirit of anarchist action. They can’t find a better way to act and they are not able to sustain an organization that they deny.”
If an Anarchist movement exists today among the Italian immigrants and if such a movement has suffered practically no desertions as a consequence of the Bolshevik incarnation of Socialism, it is due to a large extent to the teachings and example of Luigi Galleani. Continue reading A Fragment Of Luigi Galleani’s Life→
The anarchist movement and the labor movement follow two parallel lines, and it has been geometrically proven that parallel lines never meet. Continue reading Workers’ Organizations→
(Il momento politico, “Cronaca sovversiva”, 1916)
Se in apparenza l’odierna battaglia elettorale può sembrare una lotta fra democrazia politica e dispotismo, in verità essa è invece la lotta fra democrazia finanziaria e monopolio. Qui mi fermo un po’ per chiarire e provare questa mia asserzione. Che cosa vuolsi dire per democrazia finanziaria? Intendo così denominare quel ceto intermedio tra il proletariato e la plutocrazia, che secondo la profezia marxista doveva man mano sparire per essere inghiottito dalla esigua ma aggressiva e vorace banda di pirati della banca e dell’industria, ma che si accresce e si allarga sempre più (…) Continue reading Cronaca Sovversiva→
Luigi Galleani
«Ho, come un anatomista, osservato molti uomini d’ingegno brillante e di reputazione incontestabile, idolo e segnacolo dei partiti; li ho visti tutti, tutti, qualunque ne fosse il principio, umiliarsi e mentire per giungere al potere»
E. Cœurderoy Continue reading Mandateli lassù!→