Una breve e folgorante antologia di frammenti poetici assemblati dallo stesso autore nel 1956.
René Char, uno dei più grandi poeti del Novecento (ex membro del gruppo surrealista parigino ed ex partigiano), rinnova qui la sua ricerca di senso saccheggiando le sue prime raccolte di versi.
Il Formulario per un nuovo urbanismo viene scritto a Parigi tra l’agosto e il settembre del 1953 a firma di Gilles Ivain, pseudonimo di Ivan Chtcheglov, un diciannovenne che, folgorato dalla lettura della vita di Van Gogh suicidato dalla società raccontata da Artaud, aveva abbandonato la scuola a 16 anni. Da quel momento si era dedicato ad un nomadismo esistenziale che lo aveva portato a contatto con l’ambiente bohémien del Quartiere latino, dove alcune correnti post-surrealiste sognavano ancora di concretizzare il vecchio progetto di saldare la rivoluzione Continue reading Formulario per un nuovo urbanismo→
«Da quando un uomo ha avuto la criminale ingegnosità di trarre profitto dal lavoro di un suo simile, da quel giorno lo sfruttato ha cercato d’istinto di dare meno di quanto esigesse il suo padrone», É. Pouget. Continue reading Émile Pouget :: Il sabotaggio→
Le potenzialità dello strumento di lotta di cui si discute in questo libretto non sono ancora nemmeno state sfiorate. Il futuro deciderà se esse si tradurranno in pratica oppure no. Se a vederle siamo, e siamo stati, in pochi oppure no. Discutere o suggerire non è più il nostro compito, sarebbe come mettere un cappello alla fantasia.
…”Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli, dicendo: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Continue reading CORPUS DOMINI (pdf)→
I giorni di Venaus sono il vero motore di quel senso di comunità in lotta che è diventato il movimento no tav. Sosteniamo questo perchè quei 7 giorni hanno rappresentato, per quelle centinaia di persone che li hanno vissuti, il vero momento in cui la Valle è diventato un corpo unico; per la prima volta si sono sperimentate la libertà e la liberazione di un territorio sotto occupazione, come in molti avevo sentito solo nelle storie che si raccontano nelle sere d’estate. Continue reading 30 novembre 2005: sono i giorni della libera Repubblica di Venaus→