Tag Archives: Nicola Gai

Italia. Declaracion de Nicola Gai asumiendo la responsabilidad del disparo al empresario nuclear Roberto Adinolfi

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El 30 de Octubre del 2013, los compañeros Nicola Gai y Alfredo Cospito asumieron la responsabilidad de disparar en las rodillas al empresario nuclear Roberto Adinolfi en Mayo del 2012, acción adjudicada por la FAI/FRI nucleo Olga. A continuación el documento que Nicola dejo en tribunales.
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Genoa, Italy – Declaration of Alfredo Cospito at the trial (October 30 2013) for the wounding of Ansaldo Nucleare managing director Roberto Adinolfi (en/it)

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 We receive and translate comrade Alfredo Cospito’s declaration to the court at the first hearing (October 30 2013) of the trial for the wounding of Ansaldo Nucleare managing director Roberto Adinolfi
Translated by act for freedom now/B.pd-Sysiphus

 
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Gênes (Italie) : Compte-rendu de la première audience du procès de la jambisation d’Adinolfi

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Mercredi 30 octobre a eu lieu à Gênes (Ligurie) la première partie du procès de Nicola Gai et Alfredo Cospito, accusés de la jambisation du directeur d’Ansaldo Nucleare (du groupe Finmeccanica) Roberto Adinolfi en mai 2012. Ils étaient en détention préventive depuis un an et n’avaient rien déclaré à la justice jusqu’à maintenant. (Plus d’informations sur cette affaire en français ici).
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Italia. Juicio por el disparo en la rodilla al empresario nuclear Roberto Adinoli. Compañeros Alfredo y Nicola asumen la responsabilidad (Extractos + originales en Italiano)

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El 30 de Octubre del 2013 los compañeros anarquistas Alfredo Cospito y Nicola Gai llegaron al Tribunal de Genova desde sección de Alta Seguridad de la prisión de Ferrara a enfrentar el primer día de juicio en el marco de un procedimiento abreviado por el Gambizzato al empresario nuclear Roberto Adinolfi el 7 de Mayo del 2012.
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Dichiarazione di Nicola Gai al processo per il ferimento dell’A.D. di Ansaldo Nucleare

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Riceviamo e diffondiamo la dichiarazione letta dal compagno anarchico Nicola Gai alla prima udienza (30 ottobre 2013) del processo per il ferimento dell’A.D. di Ansaldo Nucleare.

«Nessuno, mi può giudicare
Nemmeno tu
La verità ti fa male lo so.»
C. Caselli

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Grecia – Testo solidale con Nicola e Alfredo: “Voglio compagni, non la massa” (it/es/en)

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da 325.nostate.net

Conosco persone… persone taciturne e loquaci,
codarde e audaci, umili ed arroganti…

Persone che vivono ubbidientemente, come pecore ed altre
che si nascondono in modo sleale, come iene.
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Solidarietà – In vista del processo contro Alfredo e Nicola

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Sulla pelle di chi

Mentre i Signori dell’atomo seguitano nella costruzione di centrali in mezzo mondo e l’industria nucleare procede nella ricerca di sistemi e applicazioni dalle multiformi e nefaste facce, il prossimo 30 ottobre il tribunale di Genova giudicherà Alfredo Cospito e Nicola Gai, due anarchici accusati di aver gambizzato l’Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi.

Chi crede e lavora nell’energia nucleare lo fa sulla pelle di tutti gli altri. Può capitare di conseguenza che chi semini radioattività raccolga piombo: una relazione causa-effetto la cui lucidità non fa una grinza. Gesti coraggiosi che rischiarano le tenebre della rassegnazione, in un mondo fondato sulla sottomissione e sulla delega. Una vicenda che riapre il dibattito sulla violenza rivoluzionaria, troppo spesso seppellito tra montagne di carta da tribunale e di carcere e annebbiato da un sistematico lavaggio culturale atto a deformare il significato stesso dei termini. In questo modo terrorista diventa chi attacca, anche violentemente e in modo mirato, il sistema di terrore e sfruttamento che tiene in piedi questa società, e non chi avvelena, devasta e sottomette tutti e tutto. La violenza non può restare monopolio di chi controlla le nostre vite, è uno strumento al quale alcuni ricorrono per imporre il proprio potere, altri invece per difendersene, per riportare un po’ di equilibrio e dimostrare una volta in più che opporsi è possibile.

Nella guerra che lo Stato e il Capitale conducono ogni giorno contro la libertà di individui e comunità ad autodeterminarsi e contro la sopravvivenza stessa del pianeta, ognuno è chiamato a dare il proprio contributo. Nella molteplicità delle forme e degli strumenti di attacco a questo mondo, ogni singolo gesto è parte importante di un percorso che miri a un radicale cambiamento dell’ordine sociale. Con strumenti e pratiche che i rivoluzionari di ogni epoca hanno sempre fatto proprie contro un nemico comune, e con la fitta rete di legami, di conoscenze e di metodi che sono la grande ricchezza e il patrimonio di ogni movimento di lotta.

Come sempre, aldilà dei riti e delle sentenze di un misero tribunale, siamo al fianco di Nicola e Alfredo, convinti che il sostegno ai rivoluzionari prigionieri, nelle tante forme attraverso le quali esso si può esprimere, sia elemento essenziale di ogni lotta.

Mille modi, un solo orizzonte: libertà!

Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali

Ottobre 2013