Surveillance is sold to us on the grounds that ‘the innocent have nothing to hide’, but the reluctance of the watchers to also become the watched-the police will plead ‘operational security’ to excuse themselves from disclosing even the most trivial points of detail about themselves, such as canteen menus, etc-shows this as both a transparent excuse to extend surveillance way beyond the point where it should be socially acceptable and a disguising of what is in the interests of the powerful with reference to what is supposedly ‘in the interest of all’.
La direction d’appui aérien de la police fédérale a pris possession mercredi à Brasschaat (province d’Anvers) de son premier drone. L’appareil sera dans un premier temps utilisé pour aider la police de la route dans ses tâches de photogrammétrie après des accidents de la circulation ainsi que pour venir en aide à la Cellule des personnes disparues. Une procédure d’acquisition de deux drones pour la Direction centrale des unités spéciales et d’un appareil pour le labo de la police judiciaire fédérale à Bruxelles est également en cours. Continue reading Belgique : Un premier drone pour la police fédérale→
We fucking hate security cameras, they’re ugly as fuck and as beautiful as we all are, we never consented to having constant video taken of us wherever we are. Inspired CAMOVER , we decided to begin mapping out all of the security cameras in Olympia and putting the information out there for brave rebel souls to do with what they will. Continue reading A Call Into the Night – Fuck Security Cameras Yo→
FOGLI DI VIA E REPRESSIONE A UDINE
Alcune riflessioni sui fogli di via recentemente dati ad alcuni,
che evidentemente al questore non piacciono
Udine, dicembre 2015
La questura ha giocato la carta del jolly e a 3 anarchici, tra cui 2 che, de facto, vivono a Udine, è stato consegnato il foglio di via da questa città, vietando agli interessati l’accesso alla città per i prossimi anni. Continue reading Fogli di via e repressione a Udine→
Il giorno martedì 15 dicembre 2015 è stato notificato il prolungamento di altri 6 mesi per le indagini contro 3 compagni con l’accusa di aver incendiato il 24 aprile 2015, in piazza Libertà a Udine, 2 tricolori nel luogo dove si sarebbero tenute le commemorazioni nazionaliste del 25 aprile. Durante questi primi 6 mesi di indagini la D.I.G.O.S. aveva perquisito 4 case (le 3 case in cui sono residenti i 3 compagni e la casa dei genitori di uno di loro) e sequestrato vestiti, computer, dischi rigidi, cellulari, libri, opuscoli, poster e lettori mp-3.
Non si danno pace i guardiani del cantiere Tav dopo le mobilitazioni per l’8 dicembre e la ripresa delle iniziative di contestazione a Chiomonte come in Clarea.
Danno anche fastidio le decine di iniziative che negli ultimi mesi, pensando anche a tutto il periodo estivo, si sono costruite tutt’intorno al cantiere e che continuano a richiedere un ingente e costante presidio “interforze”. Continue reading Foglio di via da Chiomonte a Giulia e Luca! (Val Susa)→
