MENTRE PARLA LA DINAMITE

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Dopo l’ultimatum dell’Alta Corte di Giustizia del Nord America, i compagni sparsi per tutto il mondo, non fecero rimanere in silenzio l’appello disperato lanciato da Boston.

Dall’Argentina al Cile, da Cuba all’Uruguay, e dalla stessa Unione, oltre lo sdegno verbale, anche la dinamite parla.

E’ di ieri la notizia dell’attentato contro un accusatore dei nostri compagni N. Saccco e B. Vanzetti; oggi il telegrafo ci annunzia, che gli altri testi d’accusa, sono vigilati dalla polizia, impauriti da sicure rappresaglie. Ma la dinamite ha altri obiettivi. Non solo attenta alle belve, ma anche ai suoi averi e ai suoi altari.

A tutto ciò che provenga e sia emanazione Nordamericana, appioppiamo il più violento e serrato sabotaggio.

Essi, i potenti degli Stati Uniti, vogliono la guerra. La guerra sia!…

(da Culmine – estratto da Severino di Giovanni, Il pensiero e l’Azione, edizioni Gratis)