Tag Archives: 1903

Perché ho rubato

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Alexandre Marius Jacob

 

Dal 1900 al 1903 Jacob organizzò con alcuni compagni una banda di ladri con l’ambizione di fare della riappropriazione un’impresa “scientifica”. Per loro il furto non doveva essere una riappropriazione individuale ma un attacco in piena regola contro il mondo dei potenti. In questo arco di tempo la giustizia repertoriò 156 furti commessi da quelli che la stampa dell’epoca battezzò i travailleurs de la nuit. I loro obiettivi erano i ricchi, il progetto era di punirli colpendoli al portafoglio, il loro organo più sensibile.
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Natale

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È Natale. C’è nell’aria frizzante della via la voluttà del tiepido raccoglimento accanto al fuoco, in casa, dopo i pasti famigliari, nell’ora beata della digestione.
C’è nello sfarzo dei magazzini insolitamente ricolmi di merci e di cibarie, tutta una sfumatura di note vivaci che inneggiano alla vita, all’abbondanza, al piacere.
E c’è una grande maggioranza di persone – uomini e donne, vecchi e giovani, bambini e adulti – che muoiono o vanno lentamente morendo, per mancanza di tutto, di casa, di cibi, di vesti, di gioie.
Così, mentre le cose, la grande maggioranza delle cose, si sciupano nell’inutilità di servire agli uomini, si sciupano marcite, logorate, putrefatte, vi sono degli esseri che muoiono per la mancanza delle cose – o, meglio, non per la mancanza delle cose, ma perché vi sono altri uomini socialmente più forti, i quali impediscono loro di servirsene, ingiustamente.
Questa ingiustizia è così facile a comprendersi, e pure quei che ne soffrono non sanno, non vogliono capirlo. Solo il giorno in cui la verità avrà fatto la luce nelle loro anime, il Natale dell’umanità sarà per tutti tiepido, abbondante, felice.
Kordian (Giuseppe Ciancabilla)
(La Protesta Umana, anno II, n. 38 del 26/12/1903)

Un guiño a la historia (VIII). Eran un buen grupo, en su estilo el mejor… Bonnot y su banda

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Una infancia difícil

Jules Joseph Bonnot nació en Pont-de-Roide el 14 de octubre de 1876. Su madre fallece el 23 de enero de 1887 en Besançon cuando él sólo contaba con diez años. Su hermano se suicida ahorcándose en 1903 a causa de un desengaño amoroso. El padre de Jules, obrero fundidor, analfabeto, tuvo que hacer frente sólo a la educación de su hijo. Los estudios de éste último no van bien y abandona rápidamente la escuela.

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Natale

Kordian (Giuseppe Ciancabilla)
È Natale. C’è nell’aria frizzante della via la voluttà del tiepido raccoglimento accanto al fuoco, in casa, dopo i pasti famigliari, nell’ora beata della digestione.
C’è nello sfarzo dei magazzini insolitamente ricolmi di merci e di cibarie, tutta una sfumatura di note vivaci che inneggiano alla vita, all’abbondanza, al piacere.
E c’è una grande maggioranza di persone – uomini e donne, vecchi e giovani, bambini e adulti – che muoiono o vanno lentamente morendo, per mancanza di tutto, di casa, di cibi, di vesti, di gioie.
Così, mentre le cose, la grande maggioranza delle cose, si sciupano nell’inutilità di servire agli uomini, si sciupano marcite, logorate, putrefatte, vi sono degli esseri che muoiono per la mancanza delle cose – o, meglio, non per la mancanza delle cose, ma perché vi sono altri uomini socialmente più forti, i quali impediscono loro di servirsene, ingiustamente.
Questa ingiustizia è così facile a comprendersi, e pure quei che ne soffrono non sanno, non vogliono capirlo. Solo il giorno in cui la verità avrà fatto la luce nelle loro anime, il Natale dell’umanità sarà per tutti tiepido, abbondante, felice.
(La Protesta Umana, anno II, n. 38 del 26/12/1903)

Ciancabilla, Contre l’organisation

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« Il n’est pas vrai que nous sommes des individualistes, si on essaye de définir ce mot en termes d’isolation et de séparation des éléments, évitant toute association dans la communauté sociale et supposant que l’individu puisse se suffire à lui-même. Nous soutenons le développement des initiatives individuelles. Quel anarchiste ne voudrait pas se rendre coupable de cet individualisme ? Si l’anarchiste est celui qui aspire à l’émancipation de toute forme d’autorité morale et matérielle, comment ne pourrait-il pas reconnaître que l’affirmation de son individualité, libre de toutes obligations et de l’influence autoritaire externe, est tout à fait bienveillante ? Car elle est la plus certaine des indications d’une conscience anarchiste. »

Contre l’organisation, La Protesta umana, 1903.

Brochure téléchargeable sur Infokiosques.net

Stato e Rivoluzione

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Arthur Arnould

Ecco un titolo celebre: Stato e Rivoluzione. Tutti sanno che “appartiene” a Lenin, il quale l’ha dato ad uno dei suoi libri più importanti, quello in cui espone la teoria del marxismo nel rapporto con lo Stato. Lenin scrisse quel libro nel 1917, basandosi sulle tesi di Marx ed Engels per esprimere la volontà marxista di spezzare la macchina statale allo scopo di provocarne il deperimento. Il modello proclamato è quello della Comune di Parigi. La Comune è un modello tanto più perfetto in quanto è ridotta al silenzio, ovvero all’idea che ciascuno se ne fa. La si racconta, la si interpreta, la si prende a riferimento, è diventata storia e mito; ma qual è il suo pensiero diretto e vivo (perlomeno il pensiero diretto e vivo di buona parte della Comune, quella libertaria)? Non v’è dubbio che sia ignorato. La prova: un comunardo lo ha raccolto in un libro dalla scrittura accessibile a tutti, e questo libro è sconosciuto. Cosa singolare, ecco il suo titolo: Stato e Rivoluzione.
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NAFTALINA – Der Bleu Reiter

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Naftalina non è una rivista d’arte, bensì, parte di una idea in continuo movimento.

Numero primo
L’assiette au beurre (1901-1912)

La più feroce e irriverente rivista della Belle Epoque.
L’assiette au Buerre, letteralmente “piatto di burro”, compare in Francia nell’aprile 1901.
Senza alcun dubbio occupa un posto di primissimo piano fra le riviste dell’epoca.
Innovativa da un punto di vista grafico, spregiudicata per il suo contenuto.
Attraverso bellissimi disegni e una satira devastante, ha ridicolizzato e attaccato l’ipocrisia del periodo.
Con questo primo numero di Naftalina, abbiamo cercato di riproporre un progetto editoriale ed artistico a nostro avviso molto interessante. Non volevamo riesumare cadaveri, ma rispolverare qualcosa che altrimenti sarebbe andato perduto, utilizzato la documentazione in nostro possesso.

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