The pessimism we want to study now is that which we have called misanthropic pessimism. This pessimism doesn’t proceed from an exasperated and suffering sensibility, but from a lucid intelligence exercising its critical clear-sightedness on the evil side of our species. Misanthropic pessimism appears in its grand lines as a theory of universal fraud and universal imbecility; of universal nanality and universal turpitude. As the pitiless painting of a world peopled with cretins and swindlers, of ninnies and fools.
The character of this pessimism appears as a universal coldness, a willed impassibility, an absence of sentimentalism that distinguishes it from romantic pessimism, ever inclined to despair or revolt. Continue reading Misanthropic Pessimism→
The century that just passed is without a doubt that in which pessimism found its most numerous, its most varied, its most vigorous and its most systematic interpreters. In addition, individualism was expressed in that century with exceptional intensity by representatives of high quality.
It could be interesting to bring together these two forms of thought, dominant in our era; to ask what is the logical or sentimental connection that exists between them, and to what degree pessimism engenders individualism and individualism engenders pessimism.
La specie umana ha sempre avuto durante la sua evoluzione forze negative in opposizione a forze attive. E cioè, minoranze ribelli ad ogni forza costituita in maggioranza per far rispettare un loro programma sia colla forza della violenza, sia con leggi di sottomissione abituale, chiamate regole morali.
Le ragioni dell’imperversante ibridismo italiano, vanno ricercate principalmente nella mania di correr dietro alle riforme.
Ad esse si va – secondo gli autoritaristi – per graduali modificazioni della legge. Costoro sono logici; per essi la legge è indispensabile fondamento della vita pubblica e di quella privata. Mutare gli uomini, modificare i sistemi, applicare con giustizia la legge, moderare le pretese, avere riguardi agli svariati intricatissimi interessi dello Stato e dei cittadini, ecco il programma, i mezzi e l’obiettivo della lotta. Continue reading Riformisti Anarchici→
La specie umana ha sempre avuto durante la sua evoluzione forze negative in opposizione a forze attive. E cioè, minoranze ribelli ad ogni forza costituita in maggioranza per far rispettare un loro programma sia colla forza della violenza, sia con leggi di sottomissione abituale, chiamate regole morali.
(Portada del texto por Ediciones Acefalo de Talca)
Dejamos a continuación para descarga un breve reseña de una investigación titulada “Destruir para construir. Violencia y acción directa, en la corriente anarquista chilena (1890 – 1914)”. Al final podrán encontrar la obra completa y un botón para su descargarla.