Tag Archives: Prison

Letter from Tamara about the anti-prison struggle (2010)

machorka154

From Liberación Total (June 28, 2010):

It only takes a quick look around to see that we live and breathe prison. We are born in chains and condemned to endure a miserable, empty existence subject to the control of a System of domination that enslaves and feeds on our lives, and whose best weapons against dissent are the prisons charged with sowing fear among those who break the law and clash with order.

Prison is one of the System’s strongest pillars. It was made for those who don’t submit, for those who—consciously or not—exemplify the misery created by the System.

In addition, it’s now a very profitable business. Prison is one of power’s cruelest tools of vengeance: punishment. Inside prison, injustice and abuse abound, revealing the brutal aspiration to destroy people.
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CONTROINCHIESTA SU UNA OPERAZIONE DI CONTROLLO MENTALE TOTALE E DI ANNIENTAMENTO PSICO-FISICO DEL XXI SECOLO NELLE CARCERI ITALIANE

dorigo

Non è nostra intenzione riesumare cadaveri in avanzato stato di decomposizione o rievocare fantasmi autoritari. Nel pubblicare questi fogli abbiamo voluto evidenziare l’ennesimo caso di repressione e soprattutto di sperimentazione di nuove tecniche repressive; con l’intento di stimolare la solidarietà rivoluzionaria verso tutti i detenuti (comuni e non) e la critica alle carceri, da qui alla società tutta.

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Un anarchico in prigione – Alexander Berkman

729px-Prison_Bordeaux_Montreal_1912

edizioni Anarchismo – anno 1978

pagg. 66-88, 98-102

Titolo originale: Prison Memoirs of an Anarchist. New York: Mother Earth Press (1912)

IL PENITENZIARIO

PENSIERI DISPERATI
“Mettiti a tuo agio, adesso. Rimarrai qui per un po’, huh, huh!”
Come in sogno mi giunge quella voce ruvida. È l’uomo che mi sta parlando, credo. Perché ride? Sono così stanco, desidero tantissimo rimanere solo. Ora la voce ha smesso; i passi si allontanano. Tutto è silenzioso e sono solo. Mi sento esausto, ho la mente vuota. Un peso insopportabile mi opprime. Pesantemente mi butto sul letto. Con la testa sprofondata nel cuscino di paglia, il cuore che scoppia, mi immergo in un sonno profondo.
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