Errico Malatesta
Evidentemente, l’on. Zirardini ed i suoi compagni che l’applaudono credono che l’animo popolare si possa muovere e manovrare come si fa di un apparecchio elettrico comandato da un commutatore: fermo, avanti, indietro, ecc.
Un giorno conviene loro che i lavoratori stiano tranquilli e pensino solo a votare per mandarli al parlamento ed ai consigli comunali, ed essi predicano contro la violenza, contro l’illusione insurrezionista, e per l’evoluzione lenta, graduale, sicura, per la conquista legale dei pubblici poteri.
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Errico Malatesta e la violenza rivoluzionaria
Alfredo M. Bonanno
Nota introduttiva
Niente come la lettura di questi miei interventi al Convegno anarchico di Napoli su Malatesta del dicembre 2003 può dare l’idea di come ogni tentativo di fornire giustificazioni o condanne riguardo il concetto di violenza rivoluzionaria sia soltanto un tentativo fallito in partenza. La violenza rivoluzionaria non abbisogna delle mie giustificazioni e non può essere intaccata da qualsiasi tipo di condanna, anche se quest’ultima proviene dalle fila stesse degli anarchici.
In fondo il pacifismo è anch’esso un falso problema e non merita di essere confutato ricorrendo a molte parole.
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Teoria e pratica dell’insurrezione — Alfredo M. Bonanno
Introduzione alla terza edizione
Introduzione alla seconda edizione
Introduzione alla prima edizione
Prima approssimazione essenziale
La limitatezza del movimento di massa
La decodificazione dell’obiettivo
La parzialià della struttura del potere
II. Lotta rivoluzionaria e insurrezione
La necessità della prospettiva insurrezionale
IV. La logica dell’insurrezione
V. Strategie e metodi insurrezionali
Strategie e metodi rivoluzionari
Il rapporto con il livello dello scontro
L’autorganizzazione delle lotte
Un possibile progetto organizzativo
Repressione poliziesca e disponibilità rivoluzionaria
Un volantino contro le elezioni
Risposta al Gruppo anarchico “Franco Serantini” di Catania
Costruzione nella lotta dell’organizzazione insurrezionale
Un documento dei gruppi friulani di “Sinistra Libertaria”. Per i contratti
Bozza di un volantino realizzata nel corso dell’occupazione delle case a Milano
La politica come scienza del mantenimento di uno stato di malattia non estremamente grave
Il coraggio delle proprie azioni
Uno strumento minimo di intervento per ricucire il tessuto delle lotte
III. Per l’organizzazione specifica
Proposta organizzativa della Federazione Anarchica Scozzese
IV. La lotta insurrezionale a Comiso contro la base missilistica
La costruzione della base missilistica a Comiso si può impedire
Il movimento anarchico italiano e la lotta contro i missili a Comiso
Documento organizzativo delle Leghe Autogestite
Volantino agli operai dei servizi. (ENEL, SIP, Acquedotto e Nettezza urbana)
Lotta a Comiso e proposta di un Convegno Nazionale Anarchico
Verso l’occupazione della base missilistica
Insurrezionalismo e organizzazione di massa a Comiso. La lotta contro la base missilistica
Per un’occupazione di massa della base
Perché siamo per l’occupazione
Gli anarchici e la base del Partito comunista
Cosa significa occupazione di massa
Gli Americani sono già arrivati
Pacifismo non vuol dire attesa e rassegnazione
La realtà delle Leghe autogestite
Tutti a Comiso. Volantino per l’occupazione
La lotta a Comiso. Elementi di critica e autocritica
Comizio tenuto a Trento. Piazza Fiera, 22 aprile 1995
Comizio tenuto a Trento. Piazza Battisti, 23 aprile 1995
Comizio tenuto a Pergine. 24 aprile 1995
Comizio tenuto ad Ala. 25 aprile 1995
L’idea di Dio come fondamento dell’autorità
Preti neri preti rossi preti gialli
Inchiesta sull’esistenza degli angeli custodi
Tra Washington e Campo de’ Fiori
Il fantasma che garantisce e uccide
Gentili redattori di “Canenero”
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Teoria e pratica dell’insurrezione
Alfredo M. Bonanno
Introduzione alla terza edizione
Dieci anni sono tanti, ed è proprio il tempo passato dalla seconda edizione di questo libro, tempo tagliato a metà da una provvida ristampa. Mi sono spesso chiesto che fine faccia la carta stampata che, animaletti perniciosi, diffondiamo con sempre maggiori difficoltà. Quali effetti concreti ha essa sulla realtà in cui viviamo? Riusciamo a farci sentire? Oppure, come falene impazzite, ci aggiriamo nei dintorni della fiamma fino a bruciarci le ali?
In particolare questo libro ha avuto, fin dal momento della sua prima uscita, nel 1985, la pretesa di spingere alla lotta attraverso due strade: la teoria e la pratica. Si è potuto cogliere la parte visibilmente concretizzata di questa pretesa? Oppure tutto è andato via via dissolvendosi nel distinguo maniacale della scolasticizzazione, da un lato, e nell’equivoco muscolare di una forma ottusamente organizzativa, dall’altro lato? Non so rispondere a queste domande e ho visto lo smarrimento negli occhi dei miei non pochissimi ascoltatori nelle conferenze che sono andato facendo in giro in Europa negli ultimi quattro anni.
Errico Malatesta: Reformists or insurrectionaries? (en/it)
Evidently, the Hon. Zirardini and his cronies believe that the soul of a people can be moved back and forth as one does with a switch on an electrical gadget: stop, forward, back, etc.
One day it suits them for the workers to keep quiet and think only of voting them into parliament and local councils and they preach against violence, against the insurrectionist illusion in favour of slow, gradual, safe, evolution, for the legal conquest of public authorities.
Then come the beatings, the arsons, the fascist murders to show even the blind that you get nowhere with legality, because even if it has been beneficial to the oppressed in some cases, the oppressors have no qualms about violating it and substituting it with the most atrocious violence. But our good socialists are rushing to prevent workers from responding to provocation, extolling ” heroic patience.”
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About my trial: Class Struggle or Class Hatred?
Errico Malatesta
(Umanità Nova, n. 137, September 20, 1921)
I expressed to the jury in Milan some ideas about class struggle and proletariat that raised criticism and amazement. I better come back to those ideas.
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Class struggle or Class hatred? Errico Malatesta
About my trial published in
(Umanità Nova, n. 137, September 20, 1921)
I expressed to the jury in Milan some ideas about class struggle and proletariat that raised criticism and amazement. I better come back to those ideas.
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CON SINCERA PIETÀ
A “Il Goliardo” di “Umanità Nova”
«Ti percuoterò senza collera e senz’odio, come un beccaio, come Mosé la roccia!»
Carlo Baudelaire
About my trial: Class Struggle or Class Hatred?
Errico Malatesta
(Umanità Nova, n. 137, September 20, 1921)
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Ricordando… Gogliardo Fiaschi
Il 29 luglio è una data simbolica nel movimento anarchico italiano: quel giorno, nel 1900, venne portata a compimento l’uccisione del re Umberto I a Monza, ad opera di Gaetano Bresci, anarchico di Prato (vicino Firenze) emigrato negli Stati Uniti d’America e tornato per quella circostanza. Il regno non cadde, ma le condizioni sociali migliorarono notevolmente in Italia dopo quel gesto, il movimento operaio poté organizzarsi alla luce del sole per almeno 20 anni, prima che un’altra tirannia – quella capeggiata da Mussolini ma tenuta a balia dalla monarchia e dalla borghesia industriale – imponesse ancora un ventennio di buio.
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