Tag Archives: 1972

Saggi sull’ateismo

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Alfredo M. Bonanno

Saggi sull’ateismo

Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta di Husserl e l’ateismo e di Nietzsche e l’ateismo: analisi dei Frammenti

«Si freme al solo nome di ateo, ma che cos’è un ateo? Un uomo che distrugge chimere nocive al genere umano, per ricondurre gli uomini alla natura, all’esperienza, alla ragione; che non ha bisogno di ricorrere a potenze ideali per spiegare i fatti della natura».

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22 ottobre 1972: i treni per Reggio Calabria

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Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta diversi movimenti di rivendicazione sociali esplosero nel sud Italia e i mmediato fu il tentativo di annegarli nel sangue.
A Reggio Calabria, tra il luglio ed il settembre del 1970 si susseguirono numerose proteste contro il trasferimento del capoluogo regionale a Catanzaro. Vennero occupati la stazione, l’areoporto, le Poste e vi fu un grande sciopero generale.
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Sergi Rosés Cordovilla: Un esbozo de la historia del MIL

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Nota Peste: A continuación se encuentra un breve repaso de la historia del Movimiento Ibérico de Liberación-Grupos Autónomos de Combate (MIL-GAC) comúnmente relacionados con el anarquismo. Si bien, tal como lo indica el autor del texto, el MIL se encuentra más bien relacionado con tradiciones marxistas heterodoxas, como el consejismo y el situacionismo, es una historia que nos parece interesante rescatar, toda vez que representa una tradición critica del vanguardismo en las organizaciones revolucionarias. El MIL, en tal sentido, significo un esfuerzo por un movimiento social con autonomía de clase y que apelaba a la auto-organización, en la Catalunya de los tiempos de Franco. A la vez, también es el antecedente de los Grupos de Acción Revolucionaria Internacionalista (GARI), grupos antiautoritarios del cual también haremos rescate de su historia próximamente.

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Teoria e pratica dell’insurrezione — Alfredo M. Bonanno

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Introduzione alla terza edizione

Introduzione alla seconda edizione

Introduzione alla prima edizione

Distruzione e coscienza

Del lavoro fatto

L’elemento contraddittorio

Del porre e del risolvere

Parte prima

I. Che cos’è l’insurrezione

Prima approssimazione essenziale

La limitatezza del movimento di massa

La struttura insurrezionale

L’obiettivo

Il progetto

La decodificazione dell’obiettivo

La violenza dell’attacco

L’occupazione

La parzialià della struttura del potere

II. Lotta rivoluzionaria e insurrezione

La necessità della prospettiva insurrezionale

III. La ribellione

Lo scettico

L’adeguarsi

La rottura

La marginalizzazione

La ribellione disordinata

La ribellione cosciente

Elementi di differenziazione

IV. La logica dell’insurrezione

V. Strategie e metodi insurrezionali

Lo sfruttamento

Strategie e metodi repressivi

Strategie e metodi rivoluzionari

Il problema della strategia

Il rapporto con il livello dello scontro

Le cose fatte a metà

Le cose ben fatte

L’autorganizzazione delle lotte

Un possibile progetto organizzativo

Di alcune porte aperte

Nessuna illusione

Parte seconda

I. “Sinistra Libertaria”

Il nostro programma

Repressione poliziesca e disponibilità rivoluzionaria

Un volantino contro le elezioni

Feltrinelli

Valpreda

Risposta al Gruppo anarchico “Franco Serantini” di Catania

Costruzione nella lotta dell’organizzazione insurrezionale

Risposta alle critiche

Un documento dei gruppi friulani di “Sinistra Libertaria”. Per i contratti

Bozza di un volantino realizzata nel corso dell’occupazione delle case a Milano

La politica come scienza del mantenimento di uno stato di malattia non estremamente grave

Il coraggio delle proprie azioni

II. I nuclei autonomi di base

Un chiarimento necessario

Uno strumento minimo di intervento per ricucire il tessuto delle lotte

Movimento autonomo di base ferrovieri del compartimento di Torino. Organizzazione del nucleo autonomo di base

III. Per l’organizzazione specifica

Chiarimenti necessari

Proposta organizzativa della Federazione Anarchica Scozzese

Schema di discussione per la stesura di un documento organizzativo della Federazione Anarchica Siciliana

IV. La lotta insurrezionale a Comiso contro la base missilistica

Premessa necessaria

La costruzione della base missilistica a Comiso si può impedire

Il movimento anarchico italiano e la lotta contro i missili a Comiso

Documento organizzativo delle Leghe Autogestite

Volantino agli operai dei servizi. (ENEL, SIP, Acquedotto e Nettezza urbana)

Lotta a Comiso e proposta di un Convegno Nazionale Anarchico

Verso l’occupazione della base missilistica

Lettera aperta al movimento anarchico da parte dei compagni anarchici attivi all’interno delle Leghe autogestite contro la base missilistica di Comiso

Insurrezionalismo e organizzazione di massa a Comiso. La lotta contro la base missilistica

Per un’occupazione di massa della base

Cosa bisogna fare per Comiso

Perché siamo per l’occupazione

Gli anarchici e la base del Partito comunista

Cosa significa occupazione di massa

Gli Americani sono già arrivati

La mafia è già a Comiso

Sindacati e lavoro pulito

Pacifismo non vuol dire attesa e rassegnazione

La realtà delle Leghe autogestite

Discorso al PCI

Tutti a Comiso. Volantino per l’occupazione

La lotta a Comiso. Elementi di critica e autocritica

V. A noi il papa non piace

Introduzione necessaria

Comizio tenuto a Trento. Piazza Fiera, 22 aprile 1995

Comizio tenuto a Trento. Piazza Battisti, 23 aprile 1995

Comizio tenuto a Pergine. 24 aprile 1995

Comizio tenuto ad Ala. 25 aprile 1995

Comizio tenuto a Rovereto

L’idea di Dio come fondamento dell’autorità

Chiesa e potere

Preti neri preti rossi preti gialli

Sulla carne di gesso

Inchiesta sull’esistenza degli angeli custodi

Tra Washington e Campo de’ Fiori

La sbirraglia clericale

Il fantasma che garantisce e uccide

Gentili redattori di “Canenero”

Proclama

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Teoria e pratica dell’insurrezione

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Girl power.
(via unexpectedtales)

Alfredo M. Bonanno

Introduzione alla terza edizione

Dieci anni sono tanti, ed è proprio il tempo passato dalla seconda edizione di questo libro, tempo tagliato a metà da una provvida ristampa. Mi sono spesso chiesto che fine faccia la carta stampata che, animaletti perniciosi, diffondiamo con sempre maggiori difficoltà. Quali effetti concreti ha essa sulla realtà in cui viviamo? Riusciamo a farci sentire? Oppure, come falene impazzite, ci aggiriamo nei dintorni della fiamma fino a bruciarci le ali?

In particolare questo libro ha avuto, fin dal momento della sua prima uscita, nel 1985, la pretesa di spingere alla lotta attraverso due strade: la teoria e la pratica. Si è potuto cogliere la parte visibilmente concretizzata di questa pretesa? Oppure tutto è andato via via dissolvendosi nel distinguo maniacale della scolasticizzazione, da un lato, e nell’equivoco muscolare di una forma ottusamente organizzativa, dall’altro lato? Non so rispondere a queste domande e ho visto lo smarrimento negli occhi dei miei non pochissimi ascoltatori nelle conferenze che sono andato facendo in giro in Europa negli ultimi quattro anni.

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UN SOGNO LIBERTARIO ALL’OMBRA DELLA SERRA

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Biella, il Quartiere di Riva e gli Anarchici.
Il nostro è un ricordo che corre sul filo delle vicende che hanno marcato il movimento libertario nella zona di Biella. E’ una storia di sorrisi, amicizie, aspre lotte e lacrime.: chi a questa storia si avvicina avverte con forza il sapore della dignità che traspira dalle parole di chi è stato partecipe di queste stagioni.
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Plaidoyer contre la “défense de l’environnement”

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Par Jacques Ellul (1972)

Les bonnes résolutions et leurs limites

Lorsqu’il y a trente ans quelques rares originaux dénonçaient la destruction du cadre naturel, l’emploi de produits chimiques apparemment bénins mais réellement nocifs, la perturbation des “cycles naturels”, etc. ; lorsqu’il y a vingt ans, avec plus de précision, on essayait d’alerter l’opinion sur les “nuisances” (le terme n’était pas encore à la mode) en prenant des cas très précis comme ceux de Lacq, du DDT, des pesticides ; les réactions provoquées étaient de commisération : pessimiste, anti-technicien, rétrograde, médiéval, romantique, tels étaient les épithètes habituels qui répondaient à ces « vues simplistes de Cassandres de Café du Commerce » (je cite !).
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The Luddites War on Industry: A story of machine smashing and spies

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The Luddites’ War on Industry
A story of machine smashing and spies
‘Chant no more your old rhymes about bold Robin Hood, His feats I but little admire, I will sing the achievements of General Ludd, Now the Hero of Nottinghamshire’

This article started off as a review but soon turned into some sort of synopsis arising from the reading of two books, both written by radical ecologists.
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Io so chi ha ucciso il commissario Luigi Calabresi (it/en)

nuovofrancobollo

Alfredo M. Bonanno
Io so chi ha ucciso il commissario Luigi Calabresi, il 17 maggio 1972, sotto casa sua, in via Cherubini 6, a Milano, alle nove e un quarto del mattino.
L’affermazione è grave, non per le implicazioni giudiziarie, per carità, delle quali non mi curo minimamente, ma per ben altri motivi, ed è di questi motivi che voglio mettere a parte i miei attenti lettori.

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