Sobre todo soy un individuo que desea forjar su vida y sus relaciones con el mundo y con otras personas en sus propios términos. Por esta razón soy anarquista. Sin embargo mi perspectiva anarquista es egoísta y tomo de todas las perspectivas aquello que encuentro útil para el desarrollo y consecución de mi proyecto anarquista. Continue reading Mis perspectivas [Willful Disobedience]→
The first decade of the twentieth century seemed to be quite promising. We were being told at school and on the streets that a new era of democratic freedom and social justice had opened. Criticism of the old institutions was encouraged by politicians, and the hopes of working people were raised by the labour unions’ promises of protection. Continue reading The End of Anarchism? Luigi Galleani→
“Siamo tutte e tutti carcerati, poichè una società che ha bisogno del carcere, di rinchiudere ed escludere, è essa stessa carcere. Ma non sarà mai incarcerabile la gioia del sogno della libertà dai padroni e dalle loro galere, la gioia di una solidarietà in lotta” Continue reading Sotto un cielo di sbarre (di Giuseppe Lo Turco) 2012→
Raymon Callemin was Guillotined in Paris in 1913 for his part in the Bonno Gang, a group of illegalist Anarcvhist robbers. Continue reading RAYMOND CALLEMIN→
Alla vigilia delle due giornate di solidarietà internazionale con Marco Camenisch, un compagno della Cassa Antirep delle Alpi Occidentali ne ripercorre la biografia di rivoluzionario, dalle lotte degli anni 70 agli ultimi vent’anni trascorsi in un’ autentica odissea carceraria, iniziata in Italia e che sta continuando in Svizzera, fino alle sue ultime vicende giudiziarie. Continue reading Solidarietà e amore – Marco Camenisch, una vita ribelle→
(Fragmento De Memorias de mundos desaparecidos por Victor Serge, donde bosqueja su temporal adhesión al Anarquismo, haciendo una pequeña semblanza de algunos de los que a la postre serían conocidos como “Los Bandidos Trágicos”: Raymond Callemin “La Ciencia”, Edouard Carouy y Jean De Boe) Continue reading La Prehistoria de la “Banda Bonnot” x Victor Serge→
E’ or4mai passato un anno da quel 4 agosto 2009 in cui Franco Mastrogiovanni morì, dopo 4 giorni di torture, legato ad un letto dell’ospedale di Vallo della Lucania. Se non fosse stato per la determinazione di parenti, amici e solidali, la sua vicenda avrebbe aggiunto solo un numero alle statistiche che tanto scandalizzano sociologi e benpensanti: quello sui suicidi nelle carceri italiane (circa 60 ogni anni), o sul numero di persone (oltre 10.000 nel 2006) che ogni anno vengono legate ad un letto in nome della “avanzatissima legge Basaglia”. Le stesse informazioni ufficiali, spesso contengono cifre che fanno gridare allo “scandalo” sono responsabili (come se McDonald dicesse “il nostro cibo è una merda!”). In realtà non c’è nessuno scandalo. Continue reading MALATI DI NIENTE, MORTI DI PSICHIATRIA→