Aids – La malattia come espressione delle fasi della civiltà

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di Riccardo d’Este

Le malattie sono evidentemente legate alle fasi di evoluzione (e talora di involuzione) della specie femino­umana, alle condizioni lavorative e sociali, alle questioni igieniche ed ambientali, ai rapporti sessuali tra gli individui, alle culture di un’epoca e così via; ed alla medicina, alle successive “scoperte” tecniche e scientifiche, alle forme di prevenzione e di cura delle principali malattie delle epoche precedenti. Con una piccola annotazione: le malattie che sembravano “sconfitte” dalla scienza medica e farmacologica a volte ritornano (si pensi alla tubercolosi che si considerava pressoché scomparsa e che ora sta riapparendo nel suo sinistro fulgore in ampi strati della popolazione planetaria).
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Mauro ai domiciliari!!! Libere e liberi tutti!

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Da poco più di un ora Mauro, compagno  bresciano arrestato insieme a Matteo lo scorso giugno con l’accusa di devastazione e saccheggio per la rivolta del 24 gennaio a Cremona, è a casa ai domiciliari con restrizioni.

Una buona notizia che non basta però… Vogliamo vedere Mauro, Tide, Matteo e Sbob fuori nelle strade insieme ad amici e compagni.

Chi devasta e saccheggia le vite è l’esistente in tutte le sue forme.

Solidali con gli arrestati per la rivolta del 24 Gennaio.

http://csakavarna.org/

WHY PRISONERS FIGHT BACK

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June 1990.

The Strangeways uprising, distinguishable for its intensity and duration, has generated a plethora of interpretations and analysed about what are perceived as the current ills of the British prison system and placed prisons as an issue close to the top of the political agenda. Unfortunately, none of the discussions about the cause and the rationale of the uprising, which acted as a catalyst for generalised unrest throughout the entire prison system, went much beyond the usual superficial and non-contentious issues of overcrowding, staff shortages and, of course, the existence of a ubiquitous minority of ‘subversive’ prisoners hel-lbent on disrupting prison life for purely gratuitous reasons.

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