Continue reading Le roman de nos origines: alle origini della critica radicale*
Le roman de nos origines: alle origini della critica radicale*
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Dappertutto oggi ci imbattiamo nella debolezza. Siamo deboli e, qundo no lo siamo, ci mostriamo tali, per paura di sembrare diversi.
Continue reading LA TIRANNIA DELLA DEBOLEZZA
La seguente lettera di Giorgos Polydoros è stata pubblicata tempo fa, esattamente l’11 dicembre 2011 (in greco, in due parti:
Continue reading Testo di Giorgos Polydoros, membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (2012)
Nessuna sorpresa per la sentenza d’appello del tribunale supremo di Madrid.
Le condanne emesse a Malaga, nell’ottobre 1999, contro i tre compagni anarchici Giovanni Barcia, Claudio Lavazza e Michele Pontolillo (gli ultimi due in sciopero della fame a tempo indefinito da, rispettivamente, 12 e 6 giorni), sono state tutte confermate, 11 anni per ognuno di loro.
Continue reading Sentenza d’appello per Giovanni Barcia, Claudio Lavazza e Michele Pontolillo
L’antitesi di queste due parole è evidente per chi sa dar loro il significato che hanno. Ma poiché molti predicatori di «disciplina rivoluzionaria» e di «rivoluzione ordinata» svisano il vero significato delle parole, creando così una confusione nelle menti di quei lettori che, senza troppo riflettere a ciò che leggono, si entusiasmano di frasi roboanti e contraddittorie, è bene chiarire l’equivoco.
Continue reading RIVOLUZIONE E DISCIPLINA
Michail Bakunin
Lo Stato non è la Patria; è l’astrazione, la finzione metafisica, mistica, politica, giuridica della Patria;ma si tratta di un’amore naturale, reale; il patriottismo del popolo non è un’idea, ma un fatto; e il patriottismo politico, l’amore dello Stato, non è la giusta espressione di questo fatto, ma un’espressione snaturata per mezzo d’una menzognera astrazione, sempre a profitto di una minoranza che sfrutta.
Continue reading Patria e Nazionalità
Nell’oscurità delle celle di uno delle più conosciute prigioni cubane c’è un militante anarcosindacalista che pensa che sia stato dimenticato per sempre.
Continue reading Gli anarchici dimenticati
Nel 1922 Luigi Fabbri compiva quarantacinque anni, era maestro elementare a Bologna e militante anarchico da oltre vent’anni. Aveva subìto per questo intimidazioni e bastonature e la sua riflessione sul fascismo è anzitutto quella di un testimone che ha visto una città «rossa» come Bologna diventare in pochi mesi la «culla» della reazione antiproletaria.
Continue reading La controrivoluzione preventiva – Luigi Fabbri
Se prendo la parola, non è per difendermi degli atti di cui mi si accusa, poiché solo la società che, con la sua organizzazione, mette gli uomini in continua lotta gli uni contro gli altri, è responsabile. E, in effetti, non vediamo in tutte le classi, in tutti gli ambienti, delle persone che desiderano, non dico la morte, poiché suonerebbe male all’orecchio, ma la disgrazia dei loro simili se questa può procurare loro dei vantaggi?
Continue reading Dichiarazione di Ravachol davanti ai giudici – 1892
Sarebbe un errore credere che la religione soltanto abbrutisca gli intelletti e disonori i costumi, perché l’ignominia umana può scendere ancora di qualche grado. L’uomo civilizzato può cadere più in basso ancora dell’ultimo cannibale, al di sotto pure del bruto e dell’animale più infimo. Se egli aggiunge all’esecrabile idea di Dio l’idea buffona e scellerata di patria, non gli resta più nulla da conquistare nell’ambito della bestialità.
Continue reading Contro le patrie