Tag Archives: Giannis Michailidis
Atenas: Declaración de Yannis Michailidis (03/02/13)
Declaración de Yannis Michailidis en el juzgado especial dentro de la cárcel de Koridallos por los atracos de Filotas (pueblo cerca de Florina) y Pyrgetos (pueblo cerca de Larisa), el choque armado en Pefki y los hallazgos en las redadas en casas de Volos y Kalithea (barrio ateniense).
Enfrentándome al entramado policial-judicial como enemigo declarado de la democracia capitalista…
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Athens – 4th Session for the robbery in Velvedo, which takes place in the terror-court of the female prisons of Koridallos.
After the standard reading of the absent book for advocates of defence and prosecution, advocate A.Paparousou asked to speak in order to make a statement concerning her client A.D.Bourzoukos. Her client, besides the case on trial, is accused of acts that took place in 2012 in which he had no implication and a second arrest warrant was put out in his name. In this are mentioned the acts for which he is accused and are the same as the ones examined in the case on trial. This is a practise which is applied by the anti-terrorist force in the recent years, noted the advocate.
Grecia: Escrito de prisioneros anarquistas informando sobre la golpiza a Yannis Naxakis + Escrito de presos anarquistas sobre la golpiza a Y. Naxakis
Informativo sobre la golpiza a Y. Naxakis
El domingo, 5 de enero de 2014, a las 18:30 horas, por fuera del módulo A de las prisiones de Koridallos, nuestro compa anarquista Yannis Naxakis cayó en una emboscada y fue apaleado por (al menos) 5 miembros de la Conspiración de Células del Fuego, que llevaban palos. El compa fue trasladado a un hospital externo.
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Atene: Comunicato collettivo dal 4° padiglione di Koridallos
Siamo costretti ancora una volta a parlare di cose che dovrebbero essere ovvie, sperando e volendo che questa sia l’ultima volta. Ci riferiamo a due testi pubblicati Lunedì sera, 20 Gennaio, su “Inter Arma”, uno di Gerasimos Tsakalos e l’altro di alcuni solidali con la CCF; entrambi hanno insinuato pesanti accuse a nostro carico. Ovviamente, il fatto che ci esprimiamo su entrambi i testi in una lettera aperta non significa in alcun modo che incolpiamo qualcuno per ciò che è stato detto da altri, e vice versa.
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Athens, Greece: Statement of ten anarchists from the 4th wing of Koridallos prison (26.1.2014)
We are forced once again to talk about things which should be obvious, hoping and wanting this to be the last time we do so. We refer to two texts published on Monday night, January 20th, on ‘Inter Arma’, one by Gerasimos Tsakalos and another by people in solidarity with the CCF; both texts insinuated heavy accusations against us. Of course, the fact that we position ourselves on both texts in one open letter does not mean in any way that we blame one person for what was said by the others, or vice versa.
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A poster in solidarity with 7 anarchists in trial in Athens on February 3
February 3. Yet another date, the same court-room; the only thing changing being the faces of the judges who swap around and throw years of incarnation. Seven anarchists with different starting points, in a common struggle. Seven boxes full of charges: weapon carrying, terrorist organisation, robberies, arsons… And the double propeller of authority, the DNA.
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Atene, Grecia: Testo di dieci anarchici detenuti nella quarta sezione del carcere di Koridallos
In seguito ai recenti fatti avvenuti a Koridallos, crediamo sia necessario chiarire alcune questioni. Pensiamo sia importante non condannare o isolare politicamente la CCF nel suo insieme (ci riferiamo qui solo alle cellule dei prigionieri, dato che altre cellule firmano azioni compiute all’estero con la stessa sigla, e probabilmente non sono al corrente né sono responsabili delle azioni compiute da qualcun altro); meno che mai pensiamo che non si debba parlare di questi fatti per via dell’orientamento teorico della CCF. Condannare un’intera tensione anarchica per delle azioni e scelte che riguardano solo una parte di essa rappresenta la peggiore forma di politica. Che si tratti di anarco-sindacalisti o anarco-nichilisti, la critica dev’essere indipendente. Ciò di cui vogliamo parlare riguarda il comportamento autoritario che esiste all’interno del movimento anarchico, comportamento che spesso si esprime attraverso violenza fisica/verbale. Consideriamo la violenza una parte inseparabile della vita e dell’azione politica quando essa è diretta contro lo stato, il capitale e l’autorità; ma la consideriamo improduttiva, dannosa e auto-distruttiva quando viene usata come mezzo di mediazione nelle relazioni tra anarchici. Infatti l’obiettivo oggettivo della violenza è l’imposizione e l’instaurazione, nel modo peggiore possibile, di relazioni autoritarie tra persone che si suppone siano ostili a tutto questo. Gli unici risultati che tale uso della violenza ottiene sono trinceramento di posizioni, la distruzione della dialettica e l’annullamento pratico della nostra proposta anarchica.
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