Christodoulos Xiros, membro dell’ex-organizzazione 17 Novembre, attualmente evaso, ha pubblicato un video e una lettera “Meglio un’ora di vita libera che quarant’anni di schiavitù e carcere” qualche giorno fa. Xiros si trovava in carcere dal 2003 condannato a sei ergastoli e quest’anno ha ottenuto un permesso premio per le festività natalizie dal 30 dicembre fino al 7 gennaio. Egli non si è mai più presentato alla prigione di Korydallos, scatenando l’isteria dei politici e dei mass media in tutto il paese.
Nella sua lettera e nel suo video con lo sfondo di Che Guevara e tre eroi della resistenza greca, Xiros lancia una durissima invettiva contro i politici: “Ho deciso di nuovo di puntare il mio fucile da guerrigliero contro coloro che rubano le nostre vite e i nostri sogni per trarne profitto. Noi vogliamo i nostri diritti e noi le otterremo con i fucili alla mano. Non potevo riposarmi sugli allori delle mie azioni e ripetere la cantilena “Qualcuno dovrà sicuramente fare qualcosa”. Quale prospettiva si può avere quando sotto i tuoi occhi la società crolla, il paese viene distrutto e il popolo è tratto in schiavitù? Quanto tempo dobbiamo aspettare e vedere la popolazione nel 2014 passiva nei confronti delle persone che muoiono per i bracieri accesi per scaldarsi? Io non aspetterò!
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