[Rusia] Ilya Romanov. Actualización 31-03-2016: Trasladado a Mordovia.

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Actualización 31-03-2016: Ilya Romanov trasladado a Mordovia.

Gubin Evgeny el abogado del anarquista Ilya Romanov nos ha informado que Ilya, quien se encontraba en la cárcel N°1  de Nizhny Novgorod, fue enviado al Servicio Penintenciario Federal de la República de Mordovia. Esto ocurrió el 11 de marzo pero solo se dió a conocer hoy (14 de marzo), cuando Gubin  llegó a la prisión a visitar a su cliente. Sin embargo, el lugar exacto donde se enviará al compañero para cumplir su sentencia, aún no se ha dilucidado.
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[Rio de Janeiro-RJ] II Roda de Conversa sobre Rádio e Comunicação Libertária | Tema: Mídia-ativismo | Feira da Autogestão + Cineclube

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C o m u n i c a d o

A Rede de Informações Anarquistas (R.I.A.), com apoio da Ação Direta em Educação Popular (ADEP), tem o prazer de lhes convidar para a nossa segunda Roda de Conversa sobre Rádio e Comunicação Libertária no dia 7 de maio, sábado.
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ANONYMOUS ITALIA: OPERAZIONE #NESSUNDORMA, E LA VIOLAZIONE DELLA LEGGE SULLA PRIVACY

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Diverse aziende che operano nel mondo del “lavoro”, tra cui agenzie di lavoro interinale, non rispettano la legge sulla privacy dei propri utenti. Oltre a non proteggere i dati delle stesse aziende. Lo dice Anonymous, assieme a LulzSecITA, a conclusione della prima fase dell’operazione #NessunDorma.
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Germany: Police Raid Hambach Forest Camp and Project House; Five Arrested

Hambach

Düren, 11.04.16: Police raid at the camp in the Hambach Forest and at the W.A.A. (a supporting house project in Düren); computers, electronics and banners were confiscated; several people arrested.

This morning police forces searched the occupied meadow at the Hambach Forest and the W.A.A. in Düren, a house project used for anti-coal resistance. The official cause was to gather evidence for the latest protests against the forest clearance. All computers and banners were confiscated. At least five people were arrested.
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Rage Against the Police in Quebec

 

April 2016, Montreal cops murdered Jean-Pierre Bony by shooting him with bullet to the head, for allegedly fleeing a drug raid.

Jean-Pierre was unarmed. His community took to the streets to express their rage. People attacked a police station and set several vehicles aflame.

Later that week, police in the indigenous community of Lac-Simon murdered Sandy Michel, a 25 year old man, whose brother was also killed by cops.Last night, people in Montreal protested this latest killing. Montreal police attacked the crowd with tear gas and assaulted protesters.

subMedia.Tv

Gorizia, 9-11.4.16, aggiornamenti sul carcere

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Dalla stampa di regime (“Il Piccolo”, 9-10 aprile 2016, “Messaggero Veneto”, 9-11 aprile 2016) si apprende che nel carcere di Gorizia (che ha 28 secondini in servizio, ma solo in questo momento perché l’organico in realtà è di 40 e addirittura 43 o 48 ne sono previsti) è stata aperta una sezione per omosessuali, unica nel Friuli Venezia Giulia, nella quale ci sono tre detenuti, provenienti da Trento e da Bolzano. I detenuti di questa sezione per omosessuali non vengono mai fatti uscire dalle celle (e questo viene ammesso persino dalla stampa di regime, mentre F.N.L.-C.I.S.L. racconta che essi hanno 2 ore d’aria al giorno) e gli vengono proibite per c.d. attività culturali, scolastiche e lavorative.
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Presidio anticarcerario in solidarietà con i prigionieri per ricordare Mirco (Belluno)

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MERCOLEDì 13 APRILE – BELLUNO
DALLE ORE 15 SOTTO IL CARCERE IN VIA SAN GIUSEPPE
PRESIDIO CON MUSICA E MICROFONO APERTO

Settembre 2010. Mirco, detenuto da circa due anni nel carcere di Baldenich, muore a tre mesi dalla data di scarcerazione. Le circostanze precise riguardanti la sua morte non verranno mai chiarite del tutto, come quelle di tanti altri ragazzi entrati e mai più usciti dalle mura delle carceri italiane. Grazie alla determinazione di amici e familiari la vicenda di Mirco non viene però dimenticata: il suo nome si trasforma in un grido di libertà, la sua storia diviene patrimonio comune di chi pensa che il carcere non possa mai essere la soluzione.

Febbraio 2016. A seguito dell’ennesima prepotenza delle guardie i detenuti del carcere di Belluno danno il via alla rivolta. Vengono allagate le sezioni, divelti gli arredi, scoppiano violenti scontri con la polizia. La situazione ritorna tranquilla solo dopo molte ore, a notte inoltrata. Nei giorni successivi, nel tentativo di spezzare i legami di solidarietà instaurati, molti ragazzi vengono trasferiti in altri penitenziari della regione, qualcuno persino in Piemonte e in Sardegna.

Il 13 aprile prossimo Mirco avrebbe compiuto 33 anni. Vogliamo ricordarlo con una giornata di solidarietà a tutti i detenuti del carcere di Belluno. Per non scordare la sua storia, per non lasciare solo chi continua a ribellarsi contro quelle stesse mura assassine.