Tag Archives: 1925

Borghi in Francia tra i fuoriusciti (Estate 1923 – Autunno 1926) di Luigi di Lembo

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(Foto segnaletica di Armando Borghi‎)

Borghi arriva a Parigi assieme a Angelo Sbrana probabilmente nell’estate del ’23. Virgilia D’Andrea e Erasmo Abate lo seguiranno ai primi di ottobre. Borghi ha 41 anni con addosso un ruolo di esponente sindacale che sostiene con vigore ma che forse già gli è troppo stretto..

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Revolution is not a Class Question

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The examination and consideration of certain demagogic attitudes, such as that involving the bolshevik slogan on the unity of the proletariat, have brought us, anarchists, again face to face with a question quite easy to resolve: the idea of classes and class struggle. We have not given any basic theoretical conclusions to this problem; we’ve done nothing more than put the marxist conception in doubt, criticizing its foundations and, perhaps, preparing the terrain for a few of our own that will someday seriously deal with the subject from a libertarian point of view.

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Il fallimento della democrazia

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La democrazia è rovinata, superata, inoperante, ha fatto il suo tempo la vecchia baldracca. La sua maschera egualitaria si strappa a brandelli e fa comparire una faccia schifosa decomposta qua e là dalle placche della sifilide. I numerosi amici protettori e sostenitori di ogni genere e ogni religione la accudiscono con cure devote e illuminate, cercando invano di rimediare ad anni di irreparabile oltraggio. Si tirano fuori da vecchi bauli e da vecchi scatoloni i vestiti più belli, si risolleva il petto stanco, si sostengono con artifici ogni giorno rinnovati le attrattive avvizzite della Marianna democratica e repubblicana.

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Gli eroi guerreschi come grandi criminali (Ed. Archivio Famiglia Berneri 1987)

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Camillo Berneri

Camillo Berneri – Gli eroi guerreschi come grandi criminali (Ed. Archivio Famiglia Berneri 1987)
[Puj] Io per rilassarmi solitamente leggo vecchi opuscoli anacronistici. Questo, a firma di Camillo Berneri, filosofo anarchico anti-fascista, morto in Spagna durante la guerra civile, è anche ricco di spunti interessanti e pure attuali. Il libretto raccoglie alcuni articoli redatti tra il ‘25 e il ‘29 quando Berneri, in fuga dall’Italia fascista, si era rifugiato in Francia. L’autore si scaglia contro il mito dell’eroismo del soldato, linfa vitale di tutta la propaganda patriottica e guerresca tanto di moda all’epoca, smontandolo pezzo per pezzo.
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Il Fallimento della Democrazia

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La democrazia è rovinata, superata, inoperante, ha fatto il suo tempo la vecchia baldracca. La sua maschera egualitaria si strappa a brandelli e fa comparire una faccia schifosa decomposta qua e là dalle placche della sifilide. I numerosi amici protettori e sostenitori di ogni genere e ogni religione la accudiscono con cure devote e illuminate, cercando invano di rimediare ad anni di irreparabile oltraggio. Si tirano fuori da vecchi bauli e da vecchi scatoloni i vestiti più belli, si risolleva il petto stanco, si sostengono con artifici ogni giorno rinnovati le attrattive avvizzite della Marianna democratica e repubblicana.

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Émile Armand (21 texts)

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Is the Illegalist Anarchist our Comrade?

Émile Armand (1911)

(Notes: From “L’Illégalist anarchiste, est-il notre camarade?” Paris and Orleans, Editions de “l’en-dehors.” [n.d].Translated for marxists.org by Mitchell Abidor.)

 

When we consider the thief as such we can’t say that we find him less human than other classes of society. The members of the great criminal gangs have mutual relations that are strongly marked with communism. If they represent a survival from a prior age, we can also consider them as the precursors of a better age in the future. In all cities they know where to address themselves so they’ll be received and hidden. Up to a certain point they show themselves to be generous and prodigal towards those of their milieu. If they consider the rich as their natural enemies, as a legitimate prey — a point of view quite difficult to contradict — a large number of them are animated by the sprit of Robin Hood; when it comes to the poor many thieves show themselves to have a good heart.

(Edward Carpenter: Civilization, its Cause and Cure.)

I am not an enthusiast of illegalism. I am an alegal. Illegalism is a dangerous last resort for he who engages in it, even temporarily, a last resort that should neither be preached nor advocated. But the question I propose to study is not that of asking whether or not an illegal trade is perilous or not, but if the anarchist who earns his daily bread by resorting to trades condemned by the police and tribunals is right or wrong to expect that an anarchist who accepts working for a boss treat him as a comrade, a comrade whose point of view we defend in broad daylight and who we don’t deny when he falls into the grips of the police or the decisions of judges. (Unless he asks us to remain silent about his case)
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La rivoluzione non è una questione di classe

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L’esame e la considerazione di certe attitudini demagogiche, come quella che implica la parola d’ordine dei bolscevichi sull’unità del proletariato, ci hanno condotto, noi anarchici, di nuovo in faccia d’una questione punto facile a risolversi: l’idea delle classi e della lotta di classi. Noi non abbiamo dato alcuna soluzione teorica fondamentale a questo problema; non abbiamo fatto altro che mettere in dubbio la concezione marxista, criticarne le basi e, forse, preparare il terreno a qualcuno dei nostri che un giorno s’occupi seriamente del soggetto dal punto di vista libertario.
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Anarquismo y violencia – Errico Malatesta

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El siguiente texto fue elaborado a partir de diferentes artículos de Errico Malatesta publicados en la prensa anarquista de principios de siglo pasado, y corresponde al fragmento 5 del capítulo I del libro Malatesta, pensamiento y acción revolucionarios del compilador Vernon Richards.

Anarquismo y violencia[1]
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Buenaventura Durruti, el autor del primer robo a un Banco en Chile

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Jueves 16 de julio de un soleado día de 1925. Enrique Barscoj esperaba pasajeros para su vehículo de alquiler, un reluciente Hudson con placa patente 2525, en el paradero de la Plaza de Armas cuando un individuo alto, grueso y de bigotes abundantes le solicitó sus servicios. La orden era dirigirse a calle San Diego y, desde allí, hasta la sucursal Matadero del Banco de Chile. Era el día de la santa patrona nacional: la Virgen del Carmen. El pasajero era absolutamente distinto a quienes trasladaba a diario: tenía un marcado acento español y actuaba con tranquilidad. Al llegar frente a la sucursal bancaria, se subieron al vehículo otros cuatro ocupantes, uno de ellos usaba bufanda granate y una gorra negra.
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