Tag Archives: 1987

VERBOTEN PUNX! Breve storia del punk nella Repubblica Democratica Tedesca (1979-1989)

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[Puj] Nella Germania comunista di fine anni ’70 l’esistenza di un adolescente è piatta come le distese di cemento che lastricano la sua città. Noia, e soprattutto, assenza di alternative: un solo canale tv, una sola stazione radio e una sola musica: quella dei dischi dall’Amiga, la casa discografica di stato, il cui catalogo comprende una serie di popstar di regime (celebrità assolute nei paesi della cortina di ferro, mai sentite nominare nel resto del mondo) e ristampe dei dischi occidentali più stupidi, epurati da ogni elemento di decadenza capitalista.La Freie Deutsche Jugend (la Libera Gioventù Tedesca) é l’organizzazione giovanile della DDR, alla quale sono iscritti tre giovani su quattro di età inclusa tra i 14 e i 25 anni; ci si può anche non iscrivere, però poi si va male a scuola, si hanno casini sul lavoro e si viene esclusi da tutto. A rallegrare gli animi, raggiunta la maggiore età, c’é poi il servizio militare obbligatorio nella National Volksarmee, l’Esercito del Popolo. Insomma, una noia colossale, ma soprattutto la sensazione, da far mancare il respiro, di sentirsi chiusi in trappola.

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Os Cangaceiros [Janvier 1985 – juin 1987]

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Os Cangaceiros [Janvier 1985 – juin 1987] est la réédition des trois numéros de la revue Os Cangaceiros, publiés entre janvier 1985 et juin 1987. Ephémère association de délinquants, les Cangaceiros livrent dans ces textes leurs visions des évènements politiques de l’époque et leurs manières de s’y confronter. Ce livre est disponible gratuitement dans différents lieux de diffusion ou en téléchargement sur ce site. Pour savoir où vous le procurer quixarru@riseup.net

# Introduction de décembre 2009 – PDF – 123.4 ko
# Os Cangaceiros [Janvier 1985 – juin 1987] – PDF – 5.9 Mo

Addomesticamento industriale

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Léopold Roc

 

Se la scienza venisse messa al servizio del capitale,

la docilità dell’operaio recalcitrante sarebbe assicurata

Andrew Ure, Filosofia dei manufatti, 1835

 

In altri tempi, se qualcuno avesse trattato da operaio un artigiano, avrebbe rischiato la rissa.

Oggigiorno, allorché si sostiene che l’operaio è quanto di meglio c’è nello Stato,

tutti pretendono d’essere operai

M. May, 1848

 
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CARCERE E SOCIETA’

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La civiltà di una nazione
è leggibile nella gestione
delle sue carceri.”
Voltaire
Secondo l’etica della responsabilità, magistralmente espressa da Max Weber, per cui ognuno è responsabile dell’esistenza di tutti e tutti sono responsabili di quella del singolo, se è comprensibile che vi siano “reclusi”, non può mai essere accettabile che vi siano “esclusi”.
Questo non unicamente perché sono diventati centrali i temi legati ai diritti civili, ai diritti umani e pertanto entro questi anche la questione carceraria, ma perché occorre porre l’accento su quelle che sono le difficoltà a costruire una società che sia capace non di escludere, ma di aggregare.
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“COMMUNITY” SICKNESS

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A.M. Bonanno

Anarchist practice has fallen sharply in recent years, with few actions either at mass level or at the level of specific groups. As a result we see a revival of the issue of how to get closer to ‘communism’ or to building situations that not only express our ideas and ethical and cultural values but are also capable of satisfying our fundamental personal and collective need for freedom. In other words, there is a proposal to create points of reference that go beyond the classical division between the personal and the political.
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But what is the imaginary?

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A.M. Bonanno
Original title: Ma cose l’immaginario?, ‘ProvocAzione’ no.3, March 1987, p.6

One of the new concepts that is tending to appear with increasing frequency is that of the ‘social’, or ‘collective’, ‘imaginary’. It is nearly always thrown at you as though it were something that everyone is aware of, and is leading to attitudes and deductions that do not seem to me to be all that well founded.
Hence the need to clarify some of the aspects of this ‘concept’, which presents not a few difficulties.
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