Alla fine del 2008, in pieno periodo di ostilità diffuse scatenate dalla rivolta in Grecia in seguito all’assassinio di Alexis da parte della polizia, la Procura federale belga avvia un’inchiesta contro alcuni anarchici ed antiautoritari. Nel 2010, sulla base di un elenco di azioni che la polizia attribuisce all’«area anarchica» e mentre si sta sviluppando la lotta contro la costruzione di un nuovo centro di detenzione per clandestini a Steenokkerzeel, il giudice istruttore Isabelle Panou viene destinato all’inchiesta che rientra ormai nell’ambito dell’antiterrorismo. In maggio, e poi nel settembre 2013, nel quadro di tale inchiesta hanno luogo una decina di perquisizioni in differenti abitazioni e nella biblioteca anarchica Acrata situata a Bruxelles. È la prima volta che si palesa un’inchiesta antiterrorista. L’inchiesta viene condotta dalla sezione antiterrorismo della polizia giudiziaria federale, che sarà spalleggiata ora dalla Sicurezza dello Stato, ora dal Servizio Generale di Informazione e Sicurezza dell’esercito, oltre che da diversi servizi antiterrorismo di altri paesi europei. Nel 2014 l’inchiesta verrà chiusa, approdando oggi alla Camera di Consiglio per il rinvio di dodici anarchici e antiautoritari.
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