Tag Archives: Anarchismo Edizioni

Contro la guerra, contro la pace

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Elementi di lotta insurrezionale contro il militarismo e la repressione

Guerra e pace
Le commemorazioni degli avvenimenti del 1914-18 organizzate un po’ dovunque in Europa ci ricordano che tutti sono contro la guerra. Dall’uomo di Stato al cittadino, dall’imprenditore al filosofo, dal ricercatore all’operaio, tutti si dichiarano categoricamente oppositori ad una ripetizione della grande carneficina. Loro sono per la pace. E in nome della stessa pace accettano — a differenti livelli di responsabilità, di collaborazione o di accettazione — alcune guerre. Per ristabilire la stabilità in una regione preda della guerra civile, per soccorrere una popolazione minacciata di genocidio, per sostituire i regimi crudeli: il cammino della guerra è lastricato di buone intenzioni. Nel nome di valori riconosciuti dall’umanità intera — «giustizia» e «pace» — vengono perpetrati i peggiori massacri.

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Errico Malatesta e la violenza rivoluzionaria

 

Alfredo M. Bonanno

Nota introduttiva

Niente come la lettura di questi miei interventi al Convegno anarchico di Napoli su Malatesta del dicembre 2003 può dare l’idea di come ogni tentativo di fornire giustificazioni o condanne riguardo il concetto di violenza rivoluzionaria sia soltanto un tentativo fallito in partenza. La violenza rivoluzionaria non abbisogna delle mie giustificazioni e non può essere intaccata da qualsiasi tipo di condanna, anche se quest’ultima proviene dalle fila stesse degli anarchici.

In fondo il pacifismo è anch’esso un falso problema e non merita di essere confutato ricorrendo a molte parole.

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Il progetto rivoluzionario

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Alfredo M. Bonanno

Cogliere i diversi aspetti dell’intervento rivoluzionario non è cosa facile. Coglierli tutti insieme, inseriti in una proposta complessiva che abbia una sua logica intrinseca e un’articolazione operativa valida, è cosa ancora più difficile. È questo che intendo per progetto rivoluzionario.

Sull’individuazione del nemico (quasi sempre) ci intendiamo a sufficienza. Nella vaghezza della definizione collochiamo gli elementi che ci provengono dalle nostre esperienze (sofferenze e gioie), dalla nostra situazione sociale, dalla nostra cultura. Ognuno crede di avere elementi idonei per disegnare una mappa del territorio nemico e per identificare obiettivi e responsabilità.

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Teoria e pratica dell’insurrezione — Alfredo M. Bonanno

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Introduzione alla terza edizione

Introduzione alla seconda edizione

Introduzione alla prima edizione

Distruzione e coscienza

Del lavoro fatto

L’elemento contraddittorio

Del porre e del risolvere

Parte prima

I. Che cos’è l’insurrezione

Prima approssimazione essenziale

La limitatezza del movimento di massa

La struttura insurrezionale

L’obiettivo

Il progetto

La decodificazione dell’obiettivo

La violenza dell’attacco

L’occupazione

La parzialià della struttura del potere

II. Lotta rivoluzionaria e insurrezione

La necessità della prospettiva insurrezionale

III. La ribellione

Lo scettico

L’adeguarsi

La rottura

La marginalizzazione

La ribellione disordinata

La ribellione cosciente

Elementi di differenziazione

IV. La logica dell’insurrezione

V. Strategie e metodi insurrezionali

Lo sfruttamento

Strategie e metodi repressivi

Strategie e metodi rivoluzionari

Il problema della strategia

Il rapporto con il livello dello scontro

Le cose fatte a metà

Le cose ben fatte

L’autorganizzazione delle lotte

Un possibile progetto organizzativo

Di alcune porte aperte

Nessuna illusione

Parte seconda

I. “Sinistra Libertaria”

Il nostro programma

Repressione poliziesca e disponibilità rivoluzionaria

Un volantino contro le elezioni

Feltrinelli

Valpreda

Risposta al Gruppo anarchico “Franco Serantini” di Catania

Costruzione nella lotta dell’organizzazione insurrezionale

Risposta alle critiche

Un documento dei gruppi friulani di “Sinistra Libertaria”. Per i contratti

Bozza di un volantino realizzata nel corso dell’occupazione delle case a Milano

La politica come scienza del mantenimento di uno stato di malattia non estremamente grave

Il coraggio delle proprie azioni

II. I nuclei autonomi di base

Un chiarimento necessario

Uno strumento minimo di intervento per ricucire il tessuto delle lotte

Movimento autonomo di base ferrovieri del compartimento di Torino. Organizzazione del nucleo autonomo di base

III. Per l’organizzazione specifica

Chiarimenti necessari

Proposta organizzativa della Federazione Anarchica Scozzese

Schema di discussione per la stesura di un documento organizzativo della Federazione Anarchica Siciliana

IV. La lotta insurrezionale a Comiso contro la base missilistica

Premessa necessaria

La costruzione della base missilistica a Comiso si può impedire

Il movimento anarchico italiano e la lotta contro i missili a Comiso

Documento organizzativo delle Leghe Autogestite

Volantino agli operai dei servizi. (ENEL, SIP, Acquedotto e Nettezza urbana)

Lotta a Comiso e proposta di un Convegno Nazionale Anarchico

Verso l’occupazione della base missilistica

Lettera aperta al movimento anarchico da parte dei compagni anarchici attivi all’interno delle Leghe autogestite contro la base missilistica di Comiso

Insurrezionalismo e organizzazione di massa a Comiso. La lotta contro la base missilistica

Per un’occupazione di massa della base

Cosa bisogna fare per Comiso

Perché siamo per l’occupazione

Gli anarchici e la base del Partito comunista

Cosa significa occupazione di massa

Gli Americani sono già arrivati

La mafia è già a Comiso

Sindacati e lavoro pulito

Pacifismo non vuol dire attesa e rassegnazione

La realtà delle Leghe autogestite

Discorso al PCI

Tutti a Comiso. Volantino per l’occupazione

La lotta a Comiso. Elementi di critica e autocritica

V. A noi il papa non piace

Introduzione necessaria

Comizio tenuto a Trento. Piazza Fiera, 22 aprile 1995

Comizio tenuto a Trento. Piazza Battisti, 23 aprile 1995

Comizio tenuto a Pergine. 24 aprile 1995

Comizio tenuto ad Ala. 25 aprile 1995

Comizio tenuto a Rovereto

L’idea di Dio come fondamento dell’autorità

Chiesa e potere

Preti neri preti rossi preti gialli

Sulla carne di gesso

Inchiesta sull’esistenza degli angeli custodi

Tra Washington e Campo de’ Fiori

La sbirraglia clericale

Il fantasma che garantisce e uccide

Gentili redattori di “Canenero”

Proclama

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Ancora, non ancora

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Edizioni Anarchismo 1975-2015

Pensavamo di avere concluso la nostra avventura editoriale e non è vero, ancora non si è conclusa, an­cora vogliamo andare avanti, per quanto strano possa sembrare, per quanto numerosi siano quelli disposti a scommettere sul nostro essere ormai al capolinea.

Eccoci quindi a presentare un altro sterminato gruppo di libri e libretti, malfidate testimonianze di una confidente testardaggine sulla validità insostituibile della parola scritta.

Noi ci crediamo, e voi?
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La distruzione necessaria

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Alfredo M. Bonanno

Seconda edizione con l’aggiunta di dodici studi preparatori

E assomiglia quella [la fortuna] a uno di questi fiumi rovinosi che, quando s’adirano, allagano e piani, ruinano gli alberi e gli edifizii, lievano da questa parte terreno, pongono da quell’altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro sanza potervi in alcuna parte obstare… Similmente interviene della fortuna: la quale dimostra la sua potenzia dove non è ordinata virtù a resisterle, e quivi volta e sua impeti dove la sa che non sono fatti li argini e li ripari a tenerla.
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Italy 1977: an assault on the heavens

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If we undoubtedly claim the wealth of violent and armed expressions of the movement (generalised theft and expropriation as critique of waged work, radicalisation of clashes in the streets, sabotage, etc.), we are convinced, on the other hand, that the field of violence cannot in itself constitute a qualifying moment, a moment, in other words, that characterises the new revolutionaries as such. «The impatience to use weapons at all costs today in reality is delaying the moment in which the proletariat as a whole will have recourse to arms, because it anticipates repression. Those who congratulate themselves in the stupid use of arms are not the revolutionary movement, but the rearguard of its theoretical and strategic conscience». (Manifesto handed out in Bologna 23 settembre 1977, signed: Ass. For the Epidemic of Contagious Rage).
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Oktoberfest

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Oktoberfest
from “Insurrezione” October 1977
translated from ‘Parafulmine e controfigure’, ed. Anarchismo

1. The intolerable sensation that each one of us felt at the news of the killing of Baader, Ensslin and Raspe and the attempted elimination of Moeller, is the piercing stab in that part of us that recognises itself in these women and men, and recognises and admires in them individuals who, in the immediate, can no longer tolerate the present state of affairs. On the other hand, the claim of the Rote Armee Fraktion to educate the masses by example and organise their revolutonary struggle as a vanguard, has always rendered their perspective quite extraneous and absolutely opposed to ours.
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ANCORA, NON ANCORA ( Edizioni Anarchismo 1975-2015)

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Pensavamo di avere concluso la nostra avventura editoriale e non è vero, ancora non si è conclusa, an­cora vogliamo andare avanti, per quanto strano possa sembrare, per quanto numerosi siano quelli disposti a scommettere sul nostro essere ormai al capolinea.
Eccoci quindi a presentare un altro sterminato gruppo di libri e libretti, malfidate testimonianze di una confidente testardaggine sulla validità insostituibile della parola scritta.
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