A.M. Bonanno
D’altro canto, quando interveniamo nelle lotte di massa, in scontri per rivendicazioni intermedie, quasi esclusivamente non lo facciamo forse per suggerire il nostro patrimonio metodologico? Che gli operai di una fabbrica chiedano lavoro e cerchico di evitae i licenziamenti, che un gruppo di senza casa cerchi di farsi dare un riparo, che i carcerati scioperino per una vita migliore nei luoghi di pena, che gli studenti si ribellino contro una scuola senza cultura, tutto ciò ci interessa fino ad un certo punto. Sappiamo benissimo, quando partecipiamo a queste lotte in quanto anarchici, che in qualsiasi modo esse vadano a finire, la rispondenza in termini quantitativi, cioè di crescita del nostro movimento, è molto relativa.
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