Tag Archives: 2008

Impunidad y carcel, juicio y castigo para los criminales del “pueblo”

bannerpresxsalakallejpg

 

(“Presxs a la kalle” N°6-2008 Agosto)

 

IMPUNIDAD Y CÁRCEL, JUICIO Y CASTIGO PARA LOS CRIMINALES DEL “PUEBLO”

Un tema muchas veces ignorado, donde se hace urgente una critica antiautoritaria es el tema del castigo y el afán de encarcelar a nuestros enemigos de clase, llámese, torturadores y toda esa amalgama de asesinos a sueldo del más descarado terrorismo de Estado.
Continue reading Impunidad y carcel, juicio y castigo para los criminales del “pueblo”

Una lettera per chiedere solidarietà, dalle carceri greche…(2008)

cordatesa11

Lettera di Andrè Mazurek, detenuto da 3 anni e mezzo a Larissa (Grecia) dopo la rivolta del dicembre 2008.
Condannato a 11 anni.
Dal sito OccupiedLondon

Sono ormai più di tre anni che mi trovo rinchiuso nelle prigioni greche, più precisamente dall’ 11/12/2008 e gli scontri che seguirono all’assassinio di Alexandros Grigoropoulos ad Exarchia, Atene.
Continue reading Una lettera per chiedere solidarietà, dalle carceri greche…(2008)

Lo spettacolo e le macerie

no_title_32_by_esafian

L’Internazionale Situazionista ed il Maggio ’68

Se La società dello spettacolo di Guy Debord è reputato il testo che meglio ha saputo esprimere in maniera compiuta la critica formulata dai situazionisti al mondo esistente, il movimento delle occupazioni del maggio ‘68 in Francia viene considerato l’apice della loro pratica, il loro ingresso nella Storia. Ad una storiografia accademica che ha intenzionalmente ignorato o minimizzato il ruolo svolto dall’IS nella genesi e nel successivo sviluppo di quella primavera di liberazione, preferendo puntare i suoi riflettori sul più presentabile “Movimento 22 marzo”, se n’è via via contrapposta una pro-situs che, invertendo la tendenza, si è prodigata per innalzare un monumento ai suoi beniamini.
Continue reading Lo spettacolo e le macerie

Comunicado del compañero Marco Camenisch (2008)

ploik

N. de R. Reproducimos un comunicado de Marco Camenisch, compañero irreductible, encerrado en las mazmorras de la democrática Suiza. ¡Por la libertad del compañero Marco Camenisch! ¡Por la libertad de los compañeros Marcelo Villarroel y Freddy Fuentevilla! ¡Libertad a los presos poíticos del mundo!
Comunicado huelga de hambre desde el 1 al 22 de Diciembre

Del 1 de diciembre estoy en huelga de hambre.
Continue reading Comunicado del compañero Marco Camenisch (2008)

“Sicurezza” e carcere sociale

cordatesa18

Della Legge Gozzini, dei suoi critici, dei suoi difensori

La bandiera della sicurezza, che tutti i partiti dentro e fuori il parlamento sventolano, rammenta, a coloro che trovano ancora piacere nel riflettere e non si sono rassegnati alla contemplazione pensosa del nulla che inghiotte infaticabilmente ogni umana vicenda, il noto paradosso della protezione su cui prosperano dai tempi più lontani le mafie grandi e piccole.
Continue reading “Sicurezza” e carcere sociale

Senza colpo ferire

500px-Uomo_armato_e_con_passamontagna_negli_anni_di_piombo_

La non-violenza? Gran bella idea, quella resa celebre molti anni fa da Gandhi! Da allora in tutto il mondo sono risuonate le sue parole, che parlano dell’orrore della violenza e della felicità che attende gli uomini non appena si decideranno ad addomesticare le proprie passioni. Siccome la dottrina proviene da una delle terre più povere del mondo; siccome udendola si ha davanti agli occhi l’immagine del sant’uomo che, per mettere in pratica le proprie convinzioni, si spogliò di tutto e visse in totale frugalità; siccome non si può dimenticare che il suo autore, a causa delle idee che professava, fu arrestato dalle truppe del colonialismo britannico; siccome è noto che egli morì tragicamente da martire della verità — non si può fare a meno di emozionarsi intimamente al suo pensiero.
Continue reading Senza colpo ferire

The Truth About Primitive Life: A Critique of Anarchoprimitivism

umbrella-wind

Ted Kaczynski
1. As the Industrial Revolution proceeded, modern society created for itself a self-congratulatory myth, the myth of “progress”: From the time of our remote, ape-like ancestors, human history had been an unremitting march toward a better and brighter future, with everyone joyously welcoming each new technological advance: animal husbandry, agriculture, the wheel, the construction of cities, the invention of writing and of money, sailing ships, the compass, gunpowder, the printing press, the steam engine, and, at last, the crowning human achievement-modern industrial society! Prior to industrialization, nearly everyone was condemned to a miserable life of constant, backbreaking labor, malnutrition disease, and an early death. Aren’t we so lucky that we live in modern times and have lots of leisure and an array of technological conveniences to make our lives easy? Today I think there are relatively few thoughtful, honest and well-informed people who still believe in this myth. To lose one’s faith in “progress” one has only to look around and see the devastation of our environment, the spread of nuclear weapons, the excessive frequency of depression, anxiety disorders and psychological stress, the spiritual emptiness of a society that nourishes itself principally with television and computer games … one could go on and on.
Continue reading The Truth About Primitive Life: A Critique of Anarchoprimitivism